Ci sono i sindaci e ci sono i parroci. Litigano e poi fanno pace, proprio come Don Camillo e l’onorevole Peppone. E’ appena uscito il nuovo calendario promosso dal’Aamiel, Associazione amici di Elsa, nata nel 2008 con lo scopo di aiutare le famiglie e i bambini portatori di handicap e affetti da malattie rare, a superare nel lungo periodo i disagi e le difficoltà di un imprevedibile percorso teso alla rieducazione, riabilitazione e inserimento nella società. Dopo tanti progetti portati avanti sul nostro territorio e non solo, adesso è stato promosso un calendario simpatico e divertente, che sarà venduto per beneficenza. Divertente perché ritrae molti sindaci della nostra provincia che simulano una disputa col proprio parroco. Con loro ci sono anche alcuni ragazzi con disabilità che fanno parte dell’associazione. L’Aamiel, lo ricordiamo, è sempre attenta e aperta a nuove esperienze e terapie non convenzionali che possano essere di aiuto a famiglie bambini e va ad affiancarsi alla Asl, integrando il programma del Ssn, offrendo la possibilità di accedere, anche ai più bisognosi, a terapie gratuite e laboratori creativi di arte, musica, teatro, danza terapia, ippoterapia o ancora piscina, barca a vela e campeggio. "Il calendario – spiega Manuela Bondielli, presidente del gruppo e mamma di Elsa, una bambina disabile dalla nascita – è nato grazie al contributo di molte persone. Ringrazio tutti i sindaci e i parroci che si sono prestati alla sua realizzazione, il fotografo Massimo Pasquali per lo shooting e gli sponsor che hanno permesso che il nostro sogno diventasse realtà. Siamo onorati di affermare che anche sua eccellenza il Vescovo Fra Mario Vaccari ha aderito alla nostra iniziativa, rafforzando ancora di più il valore del progetto".
Il calendario sarà presentato in diversi comuni della Lunigiana, si comincerà domenica alle 12.30 nel Comune di Tresana in occasione della Fiera d’autunno e della castagna, al parco fiera di Barbarasco. In attesa di un nuovo progetto che stavolta riguarda Elsa: Manuela presto volerà in Messico con sua figlia, per sottoporla all’iniezione di cellulare staminali, sperando di realizzare il sogno di sentirsi chiamare finalmente mamma".
Monica Leoncini