REDAZIONE MASSA CARRARA

Post del sindaco di Massa su Cecilia Sala scatena le polemiche. Il Pd: “Persiani si scusi”

Il primo cittadino su Facebook ha fatto riferimento alla vicenda dei due marò a ggiunge: “La patria le ha insegnato adesso cosa significhi essere italiani”

Cecilia Sala al suo rientro a Roma

Cecilia Sala al suo rientro a Roma

Massa (Massa Carrara), 9 gennaio 2025 – La liberazione della giornalista italiana Cecilia Sala è al centro di  una polemica scoppiata a Massa, o meglio su Facebook in seguito a un post del sindaco di Massa, Francesco Persiani.

Il Partito democratico che lo invita a ritirare quanto dichiarato ed a «scusarsi con la giornalista».  Nel post «Felice che Cecilia Sala sia rientrata sana e salva in patria...in quella patria che grazie al nostro presidente del Consiglio, le ha garantito la libertà, dimostrandole di dimenticare le sue passate osservazioni sui nostri marò e le ha insegnato cosa significa adesso essere cittadini italiani», le parole del primo cittadino apuano.

Parole che, scrive in una nota il segretario del Pd Toscana Emiliano Fossi insieme ai vertici dem di Massa Carrara e Massa Elisabetta Sordi e Claudia Giuliani, «mancando di sensibilità e rispetto, rappresentano un attacco non solo personale, ma anche istituzionale alla libertà di stampa e al diritto di ogni giornalista di svolgere il proprio lavoro senza timore di ritorsioni». Gli esponenti del Partito democratico evidenziano come essere sindaci richieda rispetto per il proprio ruolo istituzionale, «che deve prevalere su appartenenze politiche o polemiche pretestuose. In Italia, la libertà di stampa non è una benevola concessione, ma un diritto fondamentale riconosciuto a tutti grazie alla nostra Costituzione democratica e antifascista».

Sulla vicenda è intervenuto anche il consigliere regionale massese del Partito democratico Giacomo Bugliani: «Attaccare una giornalista appena rientrata in Italia dopo un periodo di detenzione in Iran è non solo un gesto fuori luogo, ma anche un segnale preoccupante nei confronti della libertà di stampa e del lavoro di chi rischia anche la propria vita per garantire un'informazione libera e indipendente», afferma in una nota, rinnovando poi l'invito a Persiani a fare dietrofront e scusarsi.