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Il positivo bilancio delle attività realizzare dal Comune di Montignoso. Percorsi concreti e personali per costruire un ecosistema di opportunità.
Si chiama Ne(e)twork ed è un nuovo modello di supporto ai giovani nato a Montignoso grazie alla collaborazione fra enti locali e istituzioni: una formula che funziona e promette altre novità per il futuro. Numeri e prospettive sono state al centro del convegno che si è svolto ieri all’Istituto comprensivo Giorgini di Montignoso per spiegare i risultati del progetto innovativo dedicato ai giovani, realizzato grazie al cofinanziamento nazionale della Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento per le Politiche Giovanili e il Servizio Civile Universale, nell’ambito dell’avviso pubblico Anci “Link! – Connettiamo i giovani al futuro”.
Il progetto Ne(e)twork, della durata complessiva di 17 mesi, si è avvalso della collaborazione di diversi partner del Terzo Settore, tra cui la cooperativa sociale Cassiopea, l’Agenzia Formativa Serindform, le associazioni Comunità Interattive, Spin8, Aias e Associazione Autismo Apuania. L’iniziativa è stata rivolta a giovani fino ai 25 anni che non studiavano né lavoravano.
Il convegno ha visto la partecipazione del prefetto Guido Aprea, del sindaco Gianni Lorenzetti, l’assessora Giorgia Podestà e l’assessora regionale Alessandra Nardini. Durante l’evento, Nadia Bellé, dirigente politiche giovanili del Comune di Montignoso, ha presentato un’analisi del fenomeno Neet sul territorio, mentre Manuel Graziani di Anfass Lucca ha condiviso un’importante esperienza di inclusione dei Neet con particolare attenzione alla disabilità.
I risultati concreti hanno visto 5 ragazzi avviati alla formazione professionale, 3 rientrati nel sistema scolastico, 5 che hanno trovato un lavoro stagionale dopo la prima fase di orientamento e un partecipante che è stato orientato verso opportunità di lavoro all’estero. Particolare attenzione è stata dedicata all’inclusione, con specifici colloqui rivolti alle famiglie di ragazzi con disabilità e l’attivazione di percorsi formativi dedicati, come il corso di aiuto allenatore di basket per ragazzi autistici. Il convegno si è concluso con un’attività di co-design “Connettiamo i giovani: da Ne(e)twork al futuro”, un World Café coordinato da Sabrina De Cianni di ‘Comunità Interattive’, per sviluppare nuovi modelli di formazione sul territorio.
"Il progetto ha dimostrato come un approccio innovativo e partecipativo potesse generare risultati concreti nel supporto ai giovani del nostro territorio", ha commentato Tania Mattei, referente del partenariato. "Il fenomeno dei Neet – ha commentato l’assessora alle politiche sociali Giorgia Podestà – ha rappresentato una delle sfide più complesse. A Montignoso abbiamo lavorato per sviluppare progetti concreti che non si limitassero a offrire soluzioni temporanee, ma mirassero a costruire un ecosistema di opportunità, dove la formazione, il supporto psicologico e l’orientamento al lavoro fossero elementi integrati". "Quando parlavamo di Neet, spesso ci trovavamo di fronte a una definizione troppo generica, che non teneva conto della complessità delle situazioni individuali – ha concluso Bellè –. Il rischio era di trattare come un’unica categoria giovani con storie e difficoltà molto diverse tra loro. Il nostro compito, come istituzioni e operatori del settore, è stato superare questa etichetta e costruire percorsi su misura. Per questo è stato fondamentale rafforzare gli strumenti di supporto e creare sinergie tra amministrazioni, scuole, imprese e realtà del terzo settore".