S’infiammano le reazioni politiche: "Il Comune di Carrara è stato latitante"

Mirabella attacca la sindaca Arrighi. Pd e Polo progressista contro Persiani

Sono tante le reazioni e le richieste di chiarimento della politica locale a poche ore dall’incendio di via Dorsale. A intervenire a Carrara è il consigliere d’opposizione Filippo Mirabella che punta il dito sulla comunicazione del Comune, ritenuta tardiva. "C’è stato attendismo della sindaca Arrighi – commenta Mirabella – quando alle 19 e 30 già tutta Avenza si stava chiedendo cosa fosse successo. Chiedo perché l’alert della protezione civile del Comune sia stato emanato tre ore dopo l’accaduto con ritardo incredibile. Sui social ognuno diceva la sua e il panico cresceva. Tra i cittadini ha prevalso il senso di smarrimento e il Comune avrebbe dovuto essere in prima linea, ma è stato latitante".

A Massa la consigliera Daniela Bennati e l’intero polo progressista e di sinistra evidenziano la criticità della gestione delle conseguenze dell’incendio, anche in questo caso puntando il dito sulle tempistiche. "Informazione in grave ritardo – sostengono – con la comunicazione del sistema telefonico avvenuta dopo 3 ore lo scoppio e non tutti i cittadini lo hanno attivo. Era necessario fare un passaggio con altoparlante nelle aree a rischio. Ieri al risveglio non ci sono stati aggiornamenti e molte persone continuavano a chiedere. Riteniamo ci sia stata una certa sufficienza nel gestire la fase di emergenza. Il piano comunale di protezione civile è un documento sotto la diretta responsabilità dell’amministrazione comunale a cui dare opportuna conoscenza. Questo non accade nel nostro comune perché, pur essendo prevista una sezione, il contenuto della pagina è vuoto".

Parere simile anche per i consiglieri comunali Ricci, Zaccagna, Carioli, Dell’Ertole, Santi, Tarntino e Alberti. "Ci preoccupa la lentezza di comunicazione – dicono - e giustamente la cittadinanza si è sentita spaesata senza riferimenti da parte delle istituzioni del territorio, se non dopo ore di attesa. Riteniamo necessario fare chiarezza sulle modalità di comunicazione degli enti interessati; soprattutto dal sindaco come unico responsabile della salute pubblica, non per dare colpe ma per aiutare e migliorare l’attività delle nostre istituzioni e rendere i cittadini informati di quanto accade".