ALESSANDRA POGGI
Cronaca

Siringhe sulla spiaggia. Degrado sociale

Il ritrovamento di una siringa su una spiaggia di Marina ha suscitato l’indignazione di una nostra lettrice. Si tratta di...

Il ritrovamento di una siringa su una spiaggia di Marina ha suscitato l’indignazione di una nostra lettrice. Si tratta di...

Il ritrovamento di una siringa su una spiaggia di Marina ha suscitato l’indignazione di una nostra lettrice. Si tratta di...

Il ritrovamento di una siringa su una spiaggia di Marina ha suscitato l’indignazione di una nostra lettrice. Si tratta di Silvia Mazzucchelli che parla di "un triste ritorno al passato", ma soprattutto della "mancanza di stimoli culturali e sociali per i giovani". "Un oggetto legato alla diffusione delle droghe in una città – scrive questa nostra lettrice – che sembra svuotarsi, sia fisicamente che culturalmente. Carrara sta vivendo un periodo di decadenza, caratterizzato dal declino economico, dalla carenza di opportunità per i giovani e dalla mancanza di stimoli culturali e sociali. In un contesto così fragile, le droghe diventano una risposta alla solitudine, alla disperazione e alla sensazione di non avere un futuro. L’eroina continua ad essere una delle sostanze più pericolose e diffuse. Molte attività chiudono, i giovani emigrano in cerca di lavoro e le istituzioni faticano a rispondere ai bisogni di una popolazione sempre più disillusa. In questo vuoto di opportunità, molti si rivolgono alla droga come unica via di fuga".

Secondo Silvia "la città ha bisogno di risposte concrete, a partire dall’informazione e dalla prevenzione, con programmi educativi nelle scuole, campagne di sensibilizzazione, operatori di strada e un rafforzamento dei servizi di supporto psicologico per fermare questa spirale di declino. C’è bisogno di una nuova cultura della prevenzione, che faccia comprendere alle nuove generazioni i pericoli e offra alternative concrete per chi vive nel disagio – conclude Silvia –. È fondamentale che le istituzioni investano in iniziative culturali, sociali ed economiche per ridare vita alla città. Solo un ambiente ricco di possibilità, dove i cittadini possano sentirsi parte di una comunità, può impedire che la droga diventi una piaga".