PATRIK PUCCIARELLI
Cronaca

Sit-in per difendere i servizi sanitari. Assemblea pubblica e consiglio ad hoc

I comitati ’Primo soccorso’ e ’Sanità pubblica’ sotto l’ospedale hanno lamentato l’esclusione dai sopralluoghi "Protestiamo contro l’atteggiamento arrogante dell’Asl e contro il Comune che se ne è lavato le mani".

Sit-in per difendere i servizi sanitari. Assemblea pubblica e consiglio ad hoc

Un’assemblea popolare in programma e un sit-in in piazza Sacco e Vanzetti per difendere il Monoblocco con le unghie e con i denti e "sottolineare ancora una volta l’atteggiamento arrogante e dittatoriale che tiene l’Asl". Non usa mezzi termini Paolo Biagini del Comitato di primo soccorso e urgenza di Carrara che, insieme a Fabio Bernieri, affilano le lame in difesa del centro polispecialistico. Un sopralluogo rinviato, quello della commissione Sanità del Comune, al centro delle polemiche perché come comunicato da Piazza 2 Giugno "per problemi organizzativi la visita al Monoblocco, palazzine di Monterosso è rinviata a data da destinarsi".

Così i comitati alzano la voce, scendono in piazza dopo il secco ‘no’ alla loro presenza al sopralluogo, puntano il dito contro "l’arroganza dell’Asl e del Comune e l’indifferenza dei sindacati - prosegue Biagini -. Abbiamo appreso con perplessità l’atteggiamento settario dell’Azienda sanitaria locale capace di far chinare il capo della stessa sindaca Serena Arrighi, ma ancor più grave la posizione della Cgil, e della commissione Sanità che non solo non ha sostenuto la nostra richiesta per prendere parte a questa visita all’interno del complesso sanitario di Monterosso ma si è lavata la mani alla Ponzio Pilato, lasciando la decisione all’Asl. Soltanto due persone ci hanno appoggiato all’interno della quarta commissione, Maria Mattei che si è dissociata dalla maggioranza e ha espresso forti perplessità sulla mancata partecipazione del comitato e il consigliere di Fratelli d’Italia Massimiliano Manuel, che ha caldeggiato la nostra proposta e ha forzato le cose per poterci far partecipare. Purtroppo però non c’è stato solo il diniego di Guido Bianchini, ma anche della vicesindaca e assessore alla Sanità, Roberta Crudeli". Ma Biagini tiene a sottolineare che a entrare nella struttura "sarebbe stato un nostro ingegnere poi io o la presidente vicario". Le porte rimangono quindi chiuse per il comitato ma quelle 2mila persone presenti alla manifestazione del 18 agosto hanno un peso specifico che non può passare in secondo piano anche se "l’Asl ci ha risposto che il comitato non ha nessun titolo per partecipare - cavalca la polemica Silvano Lazzini del Comitato sanità pubblica Versilia e Massa Carrara -. Siamo pronti a rispondere con un’assemblea popolare che faremo nel giro di una settimana, dove tutti sono invitati a partecipare". Poi c’è il passato che torna per l’infermiera del Noa, Gina De Angeli visto che "come lavoratori della chirurgia di Carrara eravamo venuti qui davanti al Monoblocco, quando era ancora aperto, a protestare contro la chiusura delle chirurgie. Le cabine di regia devono capire che le scelte politiche che andranno a fare ricadranno anche sul Noa che oggi è nel centro del mirino per reparti e servizi".

Oppure c’è la chiusura del reparto di ostetricia, con l’ostetrica in pensione Lidia Monti convinta che "era chiaro volessero chiuderla. I Vigili del fuoco sono venuti e hanno trovato le sale operatorie non a norma, poi siamo finiti tutti quanti all’ospedale di Massa".