Per la Geo Barents si prospetta una Pasqua nel più totale silenzio, ferma tra le onde del porto. Sono giorni di attesa per l’equipaggio a bordo della ong di Medici Senza Frontiere, sbarcata a Marina lo scorso 20 marzo dopo aver tratto in salvo 249 persone in tre diverse operazioni di recupero avvenute nel Mediterraneo. Già il giorno dopo lo sbarco al porto di Marina, per la Geo Barents era scattato il fermo amministrativo di 20 giorni, con l’obbligo di non muovere la nave fino alla scadenza stabilita. La decisione non era stata accolta ovviamente bene da Medici Senza Frontiere, che avevano fin da subito raccontato le difficoltà avvenute soprattutto in occasione delle operazioni di salvataggio del 16 marzo, dove si erano creati momenti di tensione con la Guardia Costiera libica. Alla notizia del fermo amministrativo, Medici Senza Frontiere aveva annunciato immediatamente la volontà di fare ricorso. Un ricorso presentato la scorsa settimana al tribunale di Massa e che tra pochi giorni, subito dopo il periodo di Pasqua, sarà analizzato. Dallo staff di Medici Senza Frontiere ci comunicano che l’udienza al tribunale di Massa per analizzare il ricorso è fissata per la mattina di martedì 2 aprile. Quel giorno è prevista una grande mobilitazione proprio di fronte al tribunale di Massa, con numerose associazioni locali che nelle ultime ore hanno annunciato un presidio per sostenere la causa di Medici Senza Frontiere. Ad aderire al presidio, si legge in un comunicato congiunto, saranno: Arci Massa-Carrara e La Spezia, Cgil Massa-Carrara, Archivi della Resistenza, Accademia apuana della pace, Rete spezzina pace e disarmo, Anpi Massa e Carrara, infine Legambiente Massa Montignoso e Carrara.
L’invito è per le 10 davanti al tribunale di Massa. "Geo Barents è accusata di aver trasgredito le norme del decreto Piantedosi – commentano dal comitato provinciale Arci – e in questo periodo non potrà salvare vite umane. Lanciamo un appello alla cittadinanza per sostenere la battaglia intrapresa da Medici Senza Frontiere, perché crediamo che la legge dell’umanità, giustizia sociale e diritto del mare, siano più forti di qualsiasi altro decreto dettato da logiche che potrebbero essere anticostituzionali, così come sollevato dal Tribunale di Brindisi. Invitiamo a partecipare al presidio da noi organizzato davanti al tribunale di Massa per sostenere la causa di Medici Senza Frontiere e dire che il decreto Piantedosi dev’essere ritirato".