Internet non funziona. Difficile quindi passare le giornate in smart working o ancora svolgere tutte le attività amministrative. Ecco quindi che il sindaco di Bagnone Carletto Marconi ha scritto al Prefetto e alla Regione Toscana, per segnalare i disagi che soffrono i suoi concittadini. "Visto il continuo malfunzionamento della rete internet degli edifici pubblici - si legge nella lettera - scrivo per evidenziare come tale disservizio non solo abbia già comportato forti disagi per il regolare svolgimento dell’attività amministrativa, ma potrebbe causare, in caso di nuovo lockdown, la paralisi degli uffici, quale causa impeditiva dell’utilizzo del lavoro agile, modalità della prestazione lavorativa diventata ordinaria e fortemente incentivata, per garantire la continuità dell’attività amministrativa, anche in circostanze di emergenze sanitarie". Il problema non riguarda solo gli uffici comunali o le abitazione dei privati cittadini, ma anche le scuole presenti sul territorio bagnonese. "La scarsità di connessione alla rete internet - si legge ancora - coinvolge anche i nostri istituti scolastici. Nello specifico, il nuovo dirigente scolastico del comprensivo Baracchini, Maurizio Olivieri, durante un incontro avvenuto la scorsa settimana, a cui ho partecipato, ha sottolineato come sia assolutamente inattuabile dare corso alla didattica digitale a distanza, in mancanza di un potenziamento della rete internet, con la conseguenza che gli alunni della scuola dell’infanzia, della scuola primaria e della scuola secondaria di primo grado potrebbero, in caso di quarantene per Covid o chiusura della scuola, perdere le lezioni con gravi ripercussioni dell’andamento scolastico. Ciò detto, visto il nuovo decreto che proroga lo stato di emergenza epidemiologica fino al 31 gennaio, si rende necessario e urgente che tutte le istituzioni si attivino per intimare al gestore Telecom Tim di dare copertura della banda ultra larga, inserendo il nostro comune nei programma di cablaggio". La telefonai mobile non è messa meglio. "Evidenzio - chiude Marconi - come anche la telefonia mobile sia soggetta a continui disservizi, in quanto molte volte si verifica l’assenza di segnale, con la conseguenza che in caso di emergenze domestiche e ambientali i cittadini potrebbero rimanere isolati e la stessa Protezione civile si troverebbe impossibilitata a prestare soccorso".
Monica Leoncini