di Michele Scuto
Nonostante la forte opposizione di grossisti locali, sindacati e minoranze politiche, il consiglio comunale di Massa ha approvato con 19 voti favorevoli e 12 contrari la variante urbanistica che consente al gruppo Sogegross di costruire un punto di commercio all’ingrosso su un terreno precedentemente destinato solo ad attività produttive. A nulla sono servite le proteste silenziose dei grossisti, le osservazioni dell’opposizione e le vele che hanno percorso la città nel tentativo di sensibilizzare i consiglieri di maggioranza. Per l’amministrazione, la variante è un’opportunità per creare nuovi posti di lavoro e riqualificare un’area industriale dismessa, considerata necessaria per dare impulso all’economia locale. Le organizzazioni sindacali, tra cui Cgil, Cisl e Uil, hanno però espresso forti preoccupazioni per le conseguenze che tale variante potrebbe avere sul comparto produttivo, lamentando un rischio di speculazione commerciale poco sostenibile e una scarsa visione a lungo termine. Diversi studi di settore e analisi del mercato del lavoro indicano una carenza di manodopera specializzata, soprattutto nel settore metalmeccanico, e una pressione immobiliare crescente sulle poche aree produttive libere, situazione che potrebbe peggiorare con l’espansione del commercio all’ingrosso. Anche l’opposizione ha espresso forte contrarietà. Marco Guidi di Fratelli d’Italia ha dichiarato: "Siamo e saremo sempre contrari a provvedimenti ad personam. Eravamo contrari anni fa a stravolgere la zona industriale e lo siamo anche adesso in questa ulteriore situazione".
Il consigliere ha poi evidenziato le incongruenze tra i pareri tecnici: "mentre la Regione Toscana ritiene la variante non conforme al piano, l’ufficio tecnico comunale ne attesta la legittimità". Stefano Alberti, del Partito Democratico, ha definito "incomprensibile" la scelta di modificare la destinazione d’uso di un’area industriale.
La consigliera Daniela Bennati, del Polo Progressista, ha infine messo in guardia i consiglieri dai possibili rischi legali e finanziari, ricordando un caso simile del 2014, quando il Comune fu accusato dalla Corte dei Conti di danno erariale per oltre 3,6 milioni di euro. L’approvazione di questa variante, ha spiegato, potrebbe esporre il Comune e i consiglieri stessi a contenziosi analoghi.
Di contro, il sindaco Francesco Persiani ha difeso la scelta, definendola in questo modoì: "La variante Sogegross, è un traguardo che rappresenta un’opportunità di crescita e sviluppo per la nostra città, con ricadute positive anche sul piano occupazionale. Con questa approvazione, siamo convinti di aver avviato un percorso positivo per la città, che non solo porterà a nuove opportunità lavorative, ma rafforzerà anche il tessuto economico locale".
La decisione ha comunque generato spaccature e discussioni che, probabilmente, sono destinate a proseguire nel corso del tempo visto che i grossisti hanno annunciano nuove proteste e ricorsi sempre a difesa delle imprese locali.