MICHELA CARLOTTI
Cronaca

Sol Lunigiana nel mirino: "Costi aumentati del 17%. Il modello è da rivedere"

A due anni e mezzo dalla costituzione della realtà, i sindaci mostrano dubbi. Maffei: "Intervenire sul modo di agire o mi dimetterò dall’organo di controllo".

È tempo di decisioni sul servizio di gestione dei rifiuti. A distanza di due anni e mezzo dalla costituzione della nuova Sol Lunigiana Ambiente, alcuni sindaci lunigianesi tirano le somme e i conti non convincono. I dati ottimistici sulle percentuali di raccolta differenziata nei vari Comuni di Lunigiana, sarebbero infatti soltanto una fotografia parziale del trend dell’intero servizio.

A preoccupare, infatti, è l’aumento dei costi. "Non si può dire che siamo bravi a differenziare se poi aumentiamo la Tari. Villafranca registra oltre l’80 % di raccolta differenziata – dice il vicesindaco Loris Bernardi – ma la premialità per il cittadino dov’è?". Dello stesso avviso è anche il sindaco di Comano, Antonio Maffei. che sottolinea: "Il costo del servizio di raccolta è passato da 8 milioni di euro a 9,7 milioni di euro dal 2020 al 2023. Non possiamo esibire dati ottimistici quando i costi aumentano in pochi anni del 17%". Il sindaco di Tresana, Matteo Mastrini, rileva dal canto suo l’altro dato negativo dell’aumento del 21,07% di rifiuto secco in un anno: "Se il secco aumenta – dice – significa che la raccolta differenziata diminuisce". Allora è tempo di rivedere l’intero sistema: ma, non è facile sedersi ad un tavolo con 100 Comuni e riuscire a portare a casa il risultato. "Questo dei rifiuti è un sistema a scatole – spiega ancora Maffei – con la conseguente difficoltà di dialogo tra noi Sindaci, la Sol Lunigiana e RetiAmbiente".

E’ utile ricordare che il percorso che ha portato all’attuale modello di gestione è stato avviato a fine 2020 con la scadenza dell’appalto dell’Unione dei Comuni ad Idealservice. Dal 2021 RetiAmbiente è il gestore unico nel perimetro dell’Ambito Territoriale Ottimale (ATO) Toscana Costa ed ha previsto la progredsiva integrazione di tutte le altre gestioni del territorio di riferimento ATO.

Il primo dicembre 2022 è nata ufficialmente Lunigiana Ambiente, società del gruppo Retiambiente che gestisce il settore dei rifiuti urbani sul territorio lunigianese. "Se non viene cambiato il modo di agire – annuncia il sindaco Maffei – mi dimetto dall’organo di controllo analogo".

Ma la colpa non è della nuova Sol, secondo Bernardi: "Le tariffe vengono aggiornate ogni due anni – tiene a precisare – pertanto gli aumenti che subiamo oggi sono il frutto di decisioni prese prima della Sol. Nelle gestioni ad ampio raggio, a rimetterci sono i piccoli Comuni: la vera colpa è di non aver dato una vera operatività al nuovo organismo e di non aver preso decisioni a livello lunigianese". Bernardi rivendica poi la paternità di una visione anticipatoria che oggi rilancia: "Avevo messo in guardia già due anni fa su tutte le problematiche che ora stanno emergendo – è la sua analisi – Ovvero aumento del rifiuto secco, assenza di ecovigili, ingestibilità e diseconomia del porta a porta nel vasto territorio lunigianese che è costellato da molte frazioni con pochi abitanti, assenza di strumentazioni ed impianti. I centri di raccolta dovrebbero essere quattro ma stiamo ancora aspettando il secondo".

E, infine, conclude: "Partiamo almeno con un sistema di raccolta misto: in parte con il porta a porta ed in parte con isole ecologiche intelligenti. Senza questi ritocchi al servizio, non si abbattono i costi ed oltretutto si va incontro a tagli ulteriori, come quello del porta a porta sugli ingombranti".

Michela Carlotti