Soldi per fermare lo spopolamento. Zeri capofila del progetto regionale

Scade oggi il bando. Petacchi: "Ho partecipato perché ritengo il nostro Comune il più bello della Lunigiana"

Soldi per fermare lo spopolamento. Zeri capofila del progetto regionale

Scade oggi il bando. Petacchi: "Ho partecipato perché ritengo il nostro Comune il più bello della Lunigiana"

Scade oggi alle 13 il bando regionale uscito lo scorso 12 giugno per l’erogazione di contributi sull’acquisto di una casa nei comuni montani della Toscana al di sotto dei 5000 abitanti. Incoraggiare il ripopolamento delle aree montane e contrastarne la marginalizzazione: è questo l’obiettivo della misura "Residenzialità in montagna 2024" finanziata dal Fondo ministeriale per lo sviluppo delle montagne italiane (FosMit) e cofinanziato dall’Unione Europea L’ammontare di risorse destinate all’intervento è di 2 milioni e 800mila.

Sono 76 i comuni toscani interessari, in cui poter acquistare casa e concorrere per ottenere il rimborso sulla base di una graduatoria che tiene conto dell’indice di disagio e del numero di figli. Nell’elenco rientrano tutti i comuni della Lunigiana ad esclusione di Aulla, Fivizzano e Pontremoli. Ed è il comune di Zeri a capeggiare al primo posto per indice di disagio con il punteggio massimo di 110 parametrato su base 60, secondo i criteri deliberati dalla Regione. Oltre 700 metri di altitudine, con un picco di 1392 metri al Passo dei Due Santi che collega Zeri alla provincia di Parma, è un luogo ideale in cui trascorrere le vacanze estive al fresco dei castagneti secolari. Conta 2.185 abitazioni totali di cui 1628 non occupate (elaborazioni Openpolis su dati Istat 2019): ovvero, il 74,51% sono seconde case che vengono abitate esclusivamente nel periodo estivo. Proprio la questione delle case sfitte sarà oggetto di un prossimo dibattito annunciato per l’autunno dal gruppo civico Io Vivo in Lunigiana, nato con la missione di mettere in campo sinergie condivise con la cittadinanza attiva e le amministrazioni locali, al fine di ripopolare i paesi della Lunigiana sottraendoli ad un’esclusiva vocazione turistica.

"Ho partecipato alla presentazione della misura regionale con grande interesse – riferisce il sindaco di Zeri, Cristian Petacchi - proprio perché il mio Comune, che ritengo il più bello della Lunigiana, ha anche il più alto indice di disagio". Investire su servizi e infrastrutture, su collegamenti, dissesto idrogeologico e sulla cura e valorizzazione dell’esistente, sono le strategie perseguite da Petacchi. Non lontani dall’indice di Zeri, i comuni di Bagnone (103) e Comano (101): e proprio il sindaco di Comano Antonio Maffei, ha fatto della residenzialità il cavallo di battaglia della sua seconda recente campagna elettorale.

"Il gestore di edilizia residenziale pubblica Erp - spiega il sindaco Maffei - ha acquistato all’asta un immobile di 10 appartamenti, nuovi da ultimare e mettere a disposizione di nuclei famigliari bisognosi, disposti a trasferirsi a Comano". Non solo: "Abbiamo messo a costo zero il trasporto e la mensa scolastica. Si tratta di piccoli investimenti che però stanno dando risultati, ad esempio nelle frazioni di Camporaghena e Torsana".

Allo stato attuale, il procedimento amministrativo curato dalla Regione Toscana non è ancora chiuso ma dagli uffici fanno sapere che nell’applicativo web che sta raccogliendo le domande, in esame nelle prossime settimane, ci sono circa 800 formulari aperti. L’importo minimo richiedibile per ogni domanda è fissato a 10 mila euro ed il massimo a 30 mila euro ma in ogni caso, l’entità massima del contributo concedibile non potrà superare il 50% del totale delle spese sostenute per i costi connessi all’acquisto della casa documentato con rogito notarile.

Michela Carlotti