Chiede finanziamenti adeguati all’agenzia per l’ambiente e garanzie sulla sua indipendenza il Polo Progressista di Massa che esprime solidarietà per i lavoratori di Arpa in stato di agitazione dall’ottobre 2023 per la carenza di personale e risorse. "Il ruolo di Arpat all’interno delle funzioni di salvaguardia dell’ambiente e della salute è di fondamentale importanza – sottolinea il Polo, formato da Rifondazione e M5s –. Oramai da troppo tempo l’agenzia è entrata in uno stato di lenta agonia che sta di fatto condannando Arpat all’inerzia tecnica ed operativa. Ma non solo. Il nuovo modello avviato da Regione Toscana sta minando l’indipendenza e la terzietà di Arpat contravvenendo i principi della legge nazionale e in netta controtendenza con il percorso che aveva portato alla legge regionale 30 del 2009 che lo istituiva".
Un percorso che, secondo il gruppo politico, "non è mai stato attuato in modo definitivo soprattutto in termini di risorse che non sono mai state certe". E le condizioni di recente sono ancora peggiorate con il taglio di 1 milione e 200 mila euro per i rinnovi contrattuali di comparto e di dirigenza, "cioè un colpo di accetta alle numerose professionalità interne dell’agenzia".
"Il nostro territorio, purtroppo, è da molto tempo sotto scacco ambientale – ricorda Il Polo Progressista e di Sinistra –: dalle zone Sin e Sir alle problematiche della balneabilità delle acque, dall’inquinamento delle cave nei nostri fiumi a quello delle polveri derivanti dal traffico. Avere un’agenzia veramente indipendente con risorse e professionalità adeguate, sia in termini qualitativi che quantitativi, significa per noi avere garantito ambiente e salute". Il Polo ha quindi presentato una risoluzione in consiglio comunale per sostenere i lavoratori e le lavoratrici di Arpat e chiedere alla Regione che "venga finalmente data forma e sostanza al percorso iniziato nel 2009 per avere una agenzia per l’ambiente efficiente, efficace e totalmente indipendente".