Sommersa da un’onda di acqua nera. Aulla ricorda l’alluvione del 2011: "Oggi più strumenti di prevenzione"

La cerimonia a 13 anni di distanza dalla drammatica catastrofe che provocò la morte di due cittadini. Il senatore Giovanelli: "Teniamo la guardia alta: stiamo lavorando sui boschi, una delle difese naturali". .

Sommersa da un’onda di acqua nera. Aulla ricorda l’alluvione del 2011: "Oggi più strumenti di prevenzione"

La cerimonia ad Aulla in ricordo dell’alluvione del 2011 che mise in ginocchio la Lunigiana e delle vittime della tragedia foto Pasquali

Ieri pioveva, esattamente come quel giorno. Lo hanno ricordato tutti e tutti hanno pensato a come era Aulla il 25 ottobre 2011. Distrutta, in ginocchio, ma pronta a rialzarsi. Ieri pomeriggio l’amministrazione comunale ha organizzato un incontro per non dimenticare quanto accaduto. Nella Sala delle Muse sono intervenuti il sindaco Roberto Valettini, il presidente del Parco nazionale dell’Appennino Tosco Emiliano Fausto Giovanelli e Gianluca Barbieri, ex responsabile della Protezione civile provinciale. "Ho un ricordo nitido di quella giornata – ha esordito Valettini –, il nostro Gonfalone listato a lutto ci ricorda la perdita di due nostri concittadini, Enrica Pavoletti e Claudio Pozzi; un’onda di acqua nera si è abbattuta sulla nostra città facendo due vittime e tanti danni. Da allora molte opere sono state poste in essere per la sicurezza della città e la solidarietà dei giorni seguenti è un ricordo spirituale e morale che mi sento di evidenziare ancora oggi, affinchè non si disperda, così che la comunità sappia essere coesa. Non manca l’attenzione dell’amministrazione soprattutto nella zona del Taverone e di Quartiere Gobetti, il rischio idraulico è sempre da monitorare".

"Ricordiamo un evento luttuoso di enorme attualità – ha aggiunto il senatore Giovanelli –, rischio idraulico e alluvioni sono la pesante conseguenza del cambiamento climatico in corso. Ogni alluvione è diversa, quello che cerchiamo di fare noi è lavorare sui boschi, una delle difese delle alluvioni". "Quella notte non riuscivamo a capire cosa stesse succedendo – ha evidenziato Barbieri –, sono arrivato ad Aulla alle prime luci dell’alba del giorno dopo e ho visto la desolazione e la disperazione delle persone. Ricordo la grande solidarietà degli aullesi che si sono aiutati tra loro. La Regione Toscana ha investito tanto in manutenzione e interventi strutturali, oggi abbiamo idrometri che segnalano l’evoluzione dell’onda di piena in tempo reale, è stato affinato il sistema di monitoraggio pluviometrico e l’elaborazione dei dati, siamo più consapevoli dell’importanza delle allerte meteo, ma non bisogna abbassare la guardia". Nei locali anche una piccola mostra fotografica dell’ex dirigente Fabrizio Rosi, realizzata grazie a Lunezia Insurance Unipol Sai di Emilia Fraschini. A seguire, la Santa Messa di suffragio all’Abbazia di San Caprasio.

Monica Leoncini