Sos microcriminalità ad Avenza . Sette condomini scrivono al prefetto

I residenti del quartiere chiedono di poter installare telecamere contro furti, spaccio e malavita

Sos microcriminalità ad Avenza . Sette condomini scrivono al prefetto

Sos microcriminalità ad Avenza . Sette condomini scrivono al prefetto

Sette amministratori di condominio dell’Anaci hanno scritto al prefetto Guido Aprea per installare telecamere di videosorveglianza nei palazzi che amministrano. La richiesta riguarda in particolare la zona di Avenza, dove "sono sempre più frequenti episodi frequenti di criminalità, che vanno dallo spaccio alle risse e ai furti", scrivono i sette amministratori che si sono fatti promotori di una richiesta sentita da residenti commercianti della zona, per creare condizioni di sicurezza e di maggiore incolumità generale.

A scrivere al prefetto sono stati Michela Pinelli, Nicola Renato Bertini, Mattia Mussi, Andrea Fregosi, Francesco Sergiampietri, Silvio Bertocchi e Gianluca Bertini. "La richiesta era già stata fatta da alcuni di noi a mezzo pec all’attuale amministrazione comunale – scrivono i firmatari –, affinché si facesse carico di questa istanza, ma vista la disattenzione alla questione diventata ormai incontenibile, ci siamo rivolti direttamente al prefetto. Si specifica che l’installazione di telecamere sarebbe fatta a spese private nelle varie proprietà, collegando con le forze dell’ordine o servizi privati di pronto intervento, così da creare ampie zone videosorvegliate, opportunamente segnalate da cartelli, per arrivare a creare aree protette con deterrente per attività illecite e le cui registrazioni potrebbero essere utili alle stesse forza dell’ordine per l’eventuale individuazione dei malviventi".

"Con ciò verrebbe forse anche meno la ormai consueta e pericolosa abitudine di percorrere le strade contromano – scrivono ancora gli amministratori al prefetto –, in bicicletta, in monopattino, in scooter e anche in macchina con pericolo anche per chi transita regolarmente. Per questo chiediamo l’autorizzazione ad apporre nelle varie proprietà private delle telecamere, che non si limitino a riprendere la singola proprietà, ma con un raggio più ampio, così da creare un’ampia zona videosorvegliata, segnalata con i necessari cartelli, per arrivare a creare aree protette con deterrente per attività illecite e le cui registrazioni potrebbero essere utili alle forze dell’ordine per l’eventuale individuazione dei malviventi. Già nell’incontro avvenuto ad Avenza lo scorso anno con giunta e sindaca, molti cittadini – conclude lo scritto – avevano palesato questa esigenza di sicurezza, ma seppur a spese nostre, crediamo ci occorra il nulla osta del prefetto, per andare in parziale deroga alla privacy in quanto si andrebbero a riprendere aree oltre i singoli accessi".

Alessandra Poggi