Agriturismo, trasformazione dei prodotti vegetali, fattorie didattiche, agricoltura sociale e produzione di energia rinnovabile. Sono queste le attività connesse su cui possono puntare le imprese agricole della provincia. Sono previsti, infatti, grazie alla proroga del bando della Regione Toscana, contributi per 18,8 milioni di euro proprio per favorire la diversificazione e la resilienza delle imprese agricole apuo-lunigianesi.
Nella nostra provincia, come informa la Coldiretti Massa Carrara, principalmente concentrate nella Lunigiana, le imprese agricole che esercitano, a fianco della primaria attività agricola, un’attività connessa sono circa 200: l’agriturismo è la più diffusa, con una impresa su due che ha puntato sull’ospitalità, e molto spesso anche ristorazione tradizionale, seguita dalla trasformazione di prodotti vegetali e animali come confetture, succhi di frutta e insaccati.
Le aziende agricole che diversificano non solo hanno più successo ma sono più resistenti grazie alla loro capacità di generare, partendo dalla primaria e indispensabile attività rurale, reddito extra agricolo in grado di compensare eventuali cali produttivi o annate agrarie storte e di sostenere contestualmente la crescita dei territori, soprattutto quelli più marginali e svantaggiati, garantendo servizi, occupazione, presidio, promozione e valorizzazione della biodiversità.
"Coldiretti ha partecipato attivamente al percorso che ha portato alla riedizione e alla stesura di questo nuovo bando che riteniamo strategico per la crescita delle imprese agricole e del tessuto economico locale – spiega Francesca Ferrari, presidente di Coldiretti Massa Carrara –. Le aziende agricole, proprio grazie alla legge di orientamento licenziata nel 2001 e voluta dalla nostra associazione, possono oggi avventurarsi in settori e ambito fino a quel momento preclusi e impensabili. La legge sulla multifunzionalità ha allargato l’orizzonte dei nostri imprenditori".
"Oggi – continua Ferrari – un’azienda agricola può fare accoglienza e offrire ristorazione, e questo accade praticamente in una struttura su due nella nostra provincia, ospitare bambini per attività didattiche e ricreative così come soggetti fragili e vulnerabili nelle attività lavorative e molto altro. Tutte queste attività hanno contribuito, e stanno contribuendo, allo sviluppo senza precedenti nel panorama nazionale del turismo rurale e stanno aiutando le imprese in un momento non certo facile per il nostro settore che deve fare i conti con una serie di difficoltà, dai cambiamenti climatici alla concorrenza sleale, dalla fauna selvatica che distrugge i raccolti alla burocrazia che rallenta il ricambio generazionale. Ci aspettiamo una grande partecipazione da parte delle nostre imprese soprattutto delle più giovani".
Con una dotazione finanziaria di 18,8 milioni il bando è legato a due obiettivi specifici: migliorare l’orientamento al mercato e aumentare la competitività dell’azienda agricola nel breve e nel lungo periodo. L’entità del sostegno è pari al 50% per tutti gli investimenti ammissibili con una maggiorazione del 10% per gli investimenti in zona montana. Le domande potranno essere inoltrate fino al 28 febbraio, gli uffici di Coldiretti sono a disposizione delle aziende per accompagnarle nella presentazione delle domande.