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Guido Aprea, Prefetto della nostra provincia
di Alfredo Marchetti
Quando scoppia un’emergenza la prima cosa fondamentale è mantenere la calma. E se il pericolo colpisce una comunità, i vertici istituzionali devono avere sangue freddo. Il Prefetto Guido Aprea l’ha dimostrato, guidando l’emergenza sin dai primi minuti successivi al disastro al pontile di Marina di Massa. Mentre la Guang Rong stava ancora decidendo come incagliarsi dopo aver distrutto la rotonda del pontile, quella sera del 28 gennaio, il rappresentante del Governo stava già prevedendo il futuro, dialogando con gli altri vertici di Capitaneria, carabinieri, Protezione civile per gestire la crisi.
Eccellenza, quali sono le prime azioni da mettere in campo appena scoppia un’emergenza?
"Mi sono recato sul posto vista la questione abbastanza rilevante. La prima cosa è essere consapevoli di avere una specie di priorità mentale, salvare le persone e scongiurare un eventuale danno ambientale. Prima vengono le vite umane, poi si inizia a ragionare con gli attori coinvolti nell’emergenza, ovvero le forze dell’ordine. Abbiamo ragionato sul posto, questa era un’emergenza particolare, che non rientra nelle pianificazioni".
Ha avuto modo, nella sua carriera, di far fronte a emergenze del genere?
"Di questa natura sicuramente no. In altri territori ci sono stati incendi importanti a bordo di imbarcazioni in prossimità del porto, ma emergenze di questa di questa natura da altre parti non mi sono mai successe".
Quali sono gli aggiornamenti sulla nave incagliata?
"Siamo arrivati al piano di svuotamento approvato: come tutte le approvazioni c’è bisogno di metterlo in pratica, qui devono essere poste in essere tutte le cautele per mettere in sicurezza lo svuotamento, evitare che i tubi possano sversare. Una volta che tutto sarà pronto, si partirà con lo svuotamento. Importante che tutte le operazioni siano fatte bene, se ci vorranno giorni dovremo avere pazienza. Niente deve essere lasciato al caso".
Poi ci sarà la questione carico detriti di marmo. C’è già un’ipotesi di piano?
"Per il carico si va per step, ci sono anche delle vicende legali: i passi devono essere decisi insieme all’armatore. Anche questo step, che vede protagonisti i proprietari, deve avvenire in massima sicurezza".
Quindi dovremo operare senza sbagliare un passo...
"Siamo abituati a essere pragmatici e concreti: una volta che avremo risolto il problema ambientale, ci sarà uno step da essere vagliato con la massima prudenza. Non si sta perdendo neanche un minuto delle giornate, ma dobbiamo affrontare un argomento alla volta con la massima prudenza".