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La mobile apuana era riuscita a stroncare lo spaccio di droga
di Alfredo Marchetti
Avevano messo in piedi una vera e propria piazza dello spaccio che spaziava dalla Versilia allo spezzino. Rifornivano di cocaina, hashish e marijuana la movida dell’estate. L’altra mattina sono arrivate le condanne per gli i cinque uomini che vennero arrestati lo scorso ottobre dalla squadra mobile apuana, in esecuzione di misure cautelari per fatti avvenuti circa un anno prima.
I condannati sono Alfio Fazio, 46 anni, originario di Viareggio, difeso dall’avvocato Enzo Frediani, Carmelo De Masi, 51 anni, di Reggio Calabria ma residente a Carrara, Stefano Mauriello, napoletano ma residente a Massa, difeso dai legali Walter Matarrocci e Francesca Gaggi, i fratelli Felice e Domenico Fardella, rispettivamente di 46 e 41 anni, napoletani ma residenti nella nostra città, difesi dagli avvocati Riccardo Balatri, Angelo Peccerella e Francesco Vetere.
Fazio, che ha scelto il patteggiamento davanti al giudice dell’udienza preliminare Ermanno De Mattia e al pubblico ministero Marco Mansi, è stato condannato a due anni di reclusione. Gli altri sono stati processati con rito abbreviato: De Masi è stato condannato a 3 anni e 12mila euro, Mauriello a 4 anni, Domenico Fardella a 4 anni e 6 mesi, più 18mila euro, Felice Fardella invece a 7 anni e 40mila euro.
Secondo gli investigatori, i cinque arrivavano ad utilizzare ogni tipo di accortezza proprio al fine di prevenire i controlli. Si servivano di nascondigli poco praticati, auto parcheggiate in luoghi pubblici con doppi fondi a scomparsa (scoperti con l’ausilio di cani antidroga), carene di ciclomotori per il trasporto e addirittura garage di condomini, luoghi assurti a base logistica di rifornimento per l’attività delittuosa.
A più riprese gli agenti avevano registrato numerose cessioni di sostanza stupefacente e denunciate molte persone (italiani e stranieri, prevalentemente nordafricani) nonché segnalati alle autorità amministrative.
Nel corso delle indagini, la squadra mobile aveva sequestrato, in seguito a perquisizione, all’incirca quatto chili di cocaina, ma anche altra sostanza come hashish, confezionata in panetti da 100 grammi. Vennero eseguite anche perquisizioni domiciliari, con il sequestro di diverse quantità di sostanza stupefacente (del tipo cocaina) confezionate in piccole palline con pellicola per alimenti, pronte allo spaccio ed occultate in confezioni di vasetti di tipo alimentare, unitamente a somme di denaro e bilancini di precisione utilizzate per la pesatura della sostanza illecita.