Spaceman conquista Capri. Nell’isola l’opera di Tincolini

Nella piazza della celebre isola la scultura dell’artista carrarese fa parlare di sé

Spaceman conquista Capri. Nell’isola l’opera di Tincolini

Nella piazza della celebre isola la scultura dell’artista carrarese fa parlare di sé

L’astronauta di Filippo Tincolini esposto a Capri è il soggetto più fotografato dell’isola. Sta riscuotendo grande successo l’opera dell’artista apuano che ha inaugurato nell’isola partenopea il primo agosto la sua esposizione personale ‘Fuori misura nella misura’. La personale è alla galleria Liquid Art System e tra le installazioni anche l’astronauta gigante, che già ha iniziato a far parlare cittadini, turisti, stilisti e critici d’arte e resterà esposto fino al 30 ottobre.

L’astronauta è alto più di quattro metri ed è stato installato nella piazzetta di Capri dove rimarrà fino al termine della stagione. Nell’opera ci sono foglie e fiori che emergono dalla superficie, svelando una vitalità oltre i confini della tuta spaziale; un richiamo a non perdere la nostra essenza mentre ci proiettiamo nelle dimensioni dell’esplorazione spaziale. Una metafora dell’interdipendenza tra l’aspirazione umana e le radici ambientali. L’opera invita le persone a riflettere se in un’epoca di progresso tecnologico senza precedenti, si possa veramente considerarci separati dal mondo naturale che ci ha dato vita. Lo ‘Spaceman’ ha iniziato anche a far discutere, dato che per molti l’opera impatta sulla vista dell’isola. Non è d’accordo Vittorio Sgarbi, che ha giudicato positivamente l’astronauta pensato da Filippo Tincolini. "L’astronauta che sbarca su Capri è come quello che sbarca sulla Luna – spiega il critico d’arte - perché oggi andare su Capri è proprio come allunare o trovarsi su un altro pianeta. Capri diventa così un luogo dell’immaginario, lontano e distante dalla Terra". Spaceman nasce in marmo ma nell’occasione della mostra, Filippo Tincolini ha voluto fare un omaggio all’isola e ai suoi colori realizzando l’opera in resina con colori scintillanti che rappresentano il mare, la luce e i profumi del luogo. Al di là delle inevitabili polemiche l’auspicio di Filippo Tincolini è che l’arte riesca a coinvolgere le persone e farle riflettere sulla necessità di un equilibrio tra il “volgere lo sguardo verso le stelle e il mantenere i piedi ben saldi nella terra che ci sostiene”. In galleria ci sono, insieme ad altri Spaceman in resina colorata, opere in marmo, la materia privilegiata da Tincolini, realizzate nel laboratorio dell’artista a Carrara.