Angela Maria Fruzzetti
Cronaca

Spiaggia libera? No, una pietraia. Sos dall’Angolo del mare: "Tratto di litorale abbandonato"

L’erosione e la mancanza di interventi ha reso quasi inaccessibile un pezzo di arenile davanti al chiosco aperto oltre cinquant’anni fa dalla famiglia Gasperi e oggi gestito da Laura

Marina di Massa, 28 giugno 2024 – La spiaggia libera? In via Lungomare di Levante al suo posto ormai c’è una pietraia su cui i bagnanti cercano di farsi un po’ di spazio tra pericoli e abbandono. Seppur sottotono, l’estate è arrivata ma i problemi, in tanti punti del litorale, tendono a incancrenirsi. E’ il caso della spiaggetta antistante l’Angolo del mare, attività aperta ormai da 52 anni, ridotta a una degradata e scivolosa pietraia. In quel chiosco la famiglia Gasperi avviò l’attività mezzo secolo fa quando davanti aveva una spiaggia vera, e oggi è Laura a condurla, aiutata dal figlio. "Siamo alla terza generazione – osserva – e abbiamo sempre cercato di dare una risposta al turismo in quest’area della costa, spesso dimenticata".

Il tratto dell’arenile davanti al chiosco “L’Angolo del mare” ormai ridotto a una pietraia (foto di Fabrizio Nizza)
Il tratto dell’arenile davanti al chiosco “L’Angolo del mare” ormai ridotto a una pietraia (foto di Fabrizio Nizza)

"L’angolo del mare" si trova in via Lungomare di Levante, all’inizio del tratto che porta al parco Ugo Pisa fino alla Torre Marina. Un tratto, oggi interessato dai lavori avviati nell’area e alla ex colonia Ugo Pisa. "Vediamo passare decine e decine di camion al giorno intenti a operare nel tratto di arenile compreso tra il Baracchino Rosso e la Torre Fiat – spiega Laura Gasperi – dove l’erosione dello scorso novembre ha fatto riemergere scogli e scalzato scalette di accesso. Passano camion carichi di sabbia per fare il ripascimento in quella zona per la sicurezza, ma nel resto dell’arenile non succede niente".

La spiaggia prospiciente l’Angolo del Mare è sempre sullo stesso rettilineo, difficilmente praticabile perché dalla sabbia sono emersi sassi e scogli. "Da oltre vent’anni tutto è bloccato in questa parte di costa – osserva Gasperi – e non siamo padroni di muovere un sasso. E’ bene che si facciano opere di riprofilatura della spiaggia a poca distanza da noi, ma non è giusto dimenticare il resto, non è giusto chiudere gli occhi di fronte ad una evidente situazione di sofferenza". Una spiaggia libera, sempre motivo di attrazione per i villeggianti che scelgono la nostra riviera, soprattutto famiglie con bambini visto che il mare, avendo creato una sorta di vasca protetta, è meno rischioso e adatto per i più piccoli. "Purtroppo questo tratto è stato abbandonato – incalza Laura Gasperi – e sono emersi sassi ovunque. Anche scendere in spiaggia diventa sempre più rischioso ma noi non possiamo toccare nulla per facilitare l’accesso o per migliorare la situazione. Tutto è bloccato , non ci permettono di fare niente e la gente si lamenta. I costi li ho come gli altri e pago regolarmente la concessione ma non posso toccare niente, neanche comprare un camion di sabbia. Da quando capitò un incidente a una bambina 22 anni fa, il Piano particolareggiato dell’arenile sembra sia stato bloccato in questa zona. E quando chiediamo qualcosa in Comune, ci rimandano da un anno all’altro. Ma ogni stagione arrivano i soliti affezionati e trovano una situazione sempre più degradata, che svalorizza tutta la zona".

La famiglia Gasperi, anche a nome di tutti i bagnanti che che frequentano quell’angolo di litorale, chiede al Comune di Massa un intervento per mitigare i pericoli e garantire la sicurezza in vista della stagione balneare. Almeno un po’ di sabbia per accogliere i bagnanti e dar loro la possibilità di accedere alla spiaggia in sicurezza.