
La musica sacra di Pergolesi fa il botto a Carrara. Vistoli e Bolcato entusiasmano. Più di 300 persone, pullman venuti da fuori
Trionfo dello “Stabat Mater”: la musica sacra conquista Carrara e riempie il duomo. Nella suggestiva cornice dell’abbazia di Sant’Andrea, più di 300 persone, il pubblico qualificato degli Amici dellla lirica e interi pullman provenienti dai sodalizi vicini, come quello di Torre del Lago Puccini, si sono riversati in duomo per assistere a un’esecuzione del capolavoro di Giovan Battista Pergolesi e di due struggenti pagine di Vivaldi, attirati da un cast internazionale che, da solo, era garanzia di una serata eccezionale. E i due protagonisti vocali hanno persino superato le aspettative regalando emozioni di rara e sublime bellezza fondendosi l’un l’altra con suggestione e perfezione tecnica. Giulia Bolcato, specialista del repertorio barocco, ha cesellato col cristallo purissimo della sua voce di soprano le pagine più dolci e struggenti di questo capolavoro della musica sacra librandosi negli spazi del duomo fino a raggiungere le vette più acute del pentagramma.
La particolarità poi di questa esecuzione, che l’ha resa uno degli eventi più blasonati di questo periodo stava nella presenza di un controtenore nella parte abitualmente riservata al contralto; e a Carrara si è goduto del lusso di una delle star più acclamate di tutto il mondo: Carlo Vistoli che in questi giorni è impegnato alla Scala nella prima esecuzione mondiale de “Il nome della rosa”; voce suggestiva, brunita e ricca di colori e sfumature, capace, come la Bolcato, di una impressionante precisione nelle colorature tanto puntuale quanto espressiva. Tutta questa meraviglia era un tutt’uno con gli strumenti di “Sezione Aurea”, un ensemble di strumentisti diretti dal Maestro Luca Giardini specialista della musica barocca e che spesso collabora con Carlo Vistoli, con cui ha anche inciso un disco di recente pubblicazione. Il pubblico era poi estasiato dalle bellezze del nostro Duomo così amorevolmente curato da Don Piero Albanesi che ha portato il saluto della nostra città con una breve, ma toccante introduzione alla serata. "Gli spettatori – raccontano gli organizzatori –, soprattutto quelli venuti da fuori città, sono rimasti sorpresi dell’assenza di una benché minima rappresentanza dell’amministrazione comunale e si aspettavano, come noi tutti, che in una serata di tale importanza, degna di qualsiasi grande teatro, una voce istituzionale portasse un saluto ad artisti di fama internazionale e al pubblico accorso così numeroso".