REDAZIONE MASSA CARRARA

Maxi multa per Bernardeschi: scoperti 11 lavoratori in nero allo stabilimento di Carrara

All'Amare Holi beach di Marina di Carrara: oltre 40mila euro di sanzione e attività sospesa fino alla regolarizzazione dei dipendenti

Carabinieri in spiaggia (foto di repertorio)

Carabinieri in spiaggia (foto di repertorio)

Marina di Carrara (Massa Carrara), 3 settembre 2021 - Una multa di oltre 40mila euro e la sospensione dell'attività per lo stabilimento balneare Amare Holi beach a Marina di Carrara, di proprietà del calciatore della Juventus Federico Bernardeschi, dove nei giorni scorsi i carabinieri del nucleo ispettorato del lavoro di Massa Carrara hanno trovato 11 lavoratori 'a nero' durante una delle feste che hanno animato l'estate sul litorale apuano.

Lo stabilimento, acquistato recentemente da Bernardeschi, aveva ospitato, lo scorso luglio, il campione d'Europa per il ricevimento di nozze con l'ex concorrente del Grande Fratello Veronica Ciardi, al rientro dalla vittoria della finale a Wembley. Una location ideale, con il fascino del mare ad incorniciarla, lontana da rumori e da schiamazzi.

Nei giorni scorsi i militari del nucleo ispettorato del lavoro provinciale, in collaborazione con la stazione dei carabinieri locali, con il personale ispettivo dell’Ispettorato di Lucca – Massa Carrara e il comando carabinieri per la tutela del lavoro di Lucca, durante una serie di controlli sugli stabilimenti e i locali del litorale, hanno scoperto proprio in quel bagno 16 giovani lavoratori, di cui solo 5 avevano un contratto regolare.

La società che gestisce il locale, con sede a Roma, ha dichiarato che questi 11 non erano dipendenti del bagno, ed erano stati ingaggiati per quell'evento specifico. I lavoratori 'in nero', secondo quanto ricostruito dalla forze dell'ordine, erano impiegati come camerieri, barman e lavapiatti per far fronte alla folla di giovani che si stavano divertendo durante l'evento. Tra gli undici scoperto anche un extracomunitario. I carabinieri hanno quindi "formalizzato un provvedimento di sospensione dell'attività imprenditoriale che può essere revocata dopo la regolarizzazione di tutti i lavoratori in nero". Ma la società romana fa sapere che "siamo aperti: non c'è stato alcun provvedimento di chiusura".