REDAZIONE MASSA CARRARA

Stadio da terzo mondo: "I disabili ghettizzati". Laquidara denuncia

Nonostante la Serie B, nessuna area è stata riservata alle carrozzelle. Esiste in tutti i campi sportivi d’Italia. Qui se ne sono dimenticati . .

I ’loculi’ in cui i disabili si trovano costretti a seguire le partite riparati dalla pioggia perché il gazebo loro riservato non solo è troppo stretto, ma non consente il riparo dall’acqua

I ’loculi’ in cui i disabili si trovano costretti a seguire le partite riparati dalla pioggia perché il gazebo loro riservato non solo è troppo stretto, ma non consente il riparo dall’acqua

Lo Stadio dei Marmi non è a misura di disabile. E questo nonostante le prescrizioni per adeguare l’impianto sportivo alla serie B prevedessero di adeguare anche lo spazio per i tifosi diversamente abili. Una situazione che supera ogni vergogna ed è lesiva dei principali diritti di questa categoria. L’ennesima denuncia a nome di una vera battaglia di civiltà arriva da Lanmarco Laquidara, il papà dello storico tifoso Edoardo. Il ragazzo come altri disabili durante le partite che si svolgono sotto la pioggia, come l’ultima contro il Palermo, devono assistere sotto una sorta di gazebo che fa acqua da tutte le parti.

"Lo stadio di Carrara ha una zona riservata ai disabili degna del Burkina Faso, ed è tutta una questione di educazione e sensibilità – è l’amaro sfogo di papà Lanmarco –. A questo punto ci sentiamo presi in giro. In diciannove anni di politica ho capito che il problema è quello del reperimento delle risorse. L’amministrazione comunale dice che le risorse per una nuova zona disabili ci sono, e aggiunge che sono già state stanziate e che c’è già il progetto. Quindi non si capisce il motivo per il quale il progetto non viene realizzato e si continua a rimandare. Con la promozione in B i tifosi disabili sono aumentati, e dunque nello spazio a loro riservato non solo ci piove ma devono stare strizzati come le sardine in scatola. Se prima lo spazio era idoneo a contenere quei due o tre tifosi – prosegue Laquidara –, con la promozione i disabili sono aumentati e arrivano anche quelli delle squadre avversarie. A parte che per questa postazione ci prendono tutti in giro, ora siamo in B e non è che facciamo una bella figura. Ora non dico come a Parma che in inverno ai disabili portano il tè caldo gratis, ma almeno una zona dignitosa dove poter assistere alla partita senza essere ghettizzati. Più volte ho proposto un montascale per accedere al rettilineo di tribuna ma mi hanno risposto che non si può fare, che è fuorilegge. Eppure questa soluzione viene adottata in numerosi stadi primo tra tutti San Siro. Allo Stadio dei Marmi quando piove dico a Edoardo di andare ad assistere la partita in quegli anfratti che si sono creati dopo i lavori – conclude Laquidara –, quelli che io chiamo loculi. Negli altri stadi, come a Pisa, Parma o Reggio i disabili hanno dei posti in cui vedono la partita da privilegiati, a Carrara sotto la pioggia e in poco spazio".