
L’avvocato Antonio Battolla lamenta l’inadeguatezza dello stadio alla serie B e e teme le trasferte a Pisa per gli allenamenti della Carrarese per la prossima stagione calcistica
"I soldi per adeguare lo stadio dei Marmi alla B ci sono?". A chiederlo all’amministrazione comunale è l’avvocato Antonio Battolla del comitato ‘Dai monti al mare con Avenza Si – resiste’. "Lo stadio offre attualmente una visibilità molto scarsa per il pubblico da quasi tutti i settori, con servizi non consoni alla categoria – scrive Battolla –, come il bar del settore ospiti, la mancanza di parcheggi, la non realizzata uscita di emergenza curva Nord, che avrebbe dovuto essere pronta a febbraio. Inoltre manca l’allaccio alle fognature dei nuovi wc delle curve. La circostanza non è rilevante solamente dal punto di vista estetico – prosegue Battolla – esponendo la squadra e tutta la cittadinanza alle critiche puntuali di tutte le tifoserie ospiti, come documentato sui social. Lo stadio necessita di ulteriori e consistenti investimenti per lavori che dovranno essere realizzati al più presto, così da evitare inevitabili sanzioni da parte della Lega Calcio, tra cui l’obbligo di giocare le gare interne del prossimo campionato praticamente sempre in trasferta, per esempio a Pisa.
L’obbligo della manutenzione e adeguamento grava a oggi sul Comune di Carrara in qualità di ente proprietario dello stadio – prosegue Battolla –, e serviranno cospicue risorse da investire. I soldi ci sono? Come mai l’amministrazione comunale non ha trovato un accordo con eventuali forme di finanziamento alternative? Non possiamo e non vogliamo pensare che le autorità cittadine auspichino la retrocessione della squadra, onde evitare la risoluzione del problema che comunque persisterebbe e sarebbe meramente rinviato nel tempo. Nell’ipotesi in cui dovesse emergere che il Comune non abbia le risorse per poter intervenire prontamente e tempestivamente è auspicabile che si trovi un accordo con la proprietà della Carrarese Calcio, la quale potrebbe effettuare un cospicuo investimento teso all’adeguamento o rifacimento dell’impianto stesso, anche in senso polifunzionale, come sta accadendo in molte altre realtà. Ovviamente ciò dovrebbe presupporre una concessione in uso di lungo periodo consentendo un adeguato ammortamento dei costi. Chiediamo alla sindaca e alla giunta di prendere posizione – conclude Battolla – e di dire senza se e senza ma se ci sono le risorse per intervenire oppure no".