REDAZIONE MASSA CARRARA

Stangata Tari, scoppia la polemica. Maffei tira il freno a Bernardi : "Lasciare la raccolta porta a porta"

Braccio di ferro sulla modalità di abbattimento dei costi che hanno toccato il 10% per i comuni della Lunigiana. Il sindaco di Comano: "Nel territorio che amministro non saranno le isole ecologiche a fare la differenza".

Polemica sulle modalità di abbattimento dei costi della Tari in Lunigiana lievitati (foto generica)

Polemica sulle modalità di abbattimento dei costi della Tari in Lunigiana lievitati (foto generica)

di Michela Carlotti

Si accende il dibattito sulla riorganizzazione del servizio dei rifiuti che, dopo una tribolata gestazione, da gennaio è passato integralmente in gestione alla nuova società operativa locale "Lunigiana Ambiente srl".

Il sindaco di Comano, Antonio Maffei, già titolare della delega in materia di rifiuti all’Unione dei Comuni Lunigiana, interviene sulle dichiarazioni dell’assessore di Villafranca, Loris Bernardi, membro dell’ufficio per il controllo analogo della neonata Sol. "È presto per trarre conclusioni e dire cos’è meglio o peggio. Ora - dichiara Maffei - con la nostra Sol dobbiamo capire quali siano i costi reali del servizio: occorre mettersi al tavolo con i tecnici e valutare il peso delle varie componenti del ciclo della raccolta in ogni Comune".

A fronte dell’aumento del 10% della Tari, Bernardi nei giorni scorsi ha voluto precisare che si tratta degli effetti negativi della gestione Retiambiente-Ersu: "I miglioramenti legati alla nuova Sol si vedranno dal 2026. Occorre lavorare in prospettiva - ha poi aggiunto - e la cosa principale è tornare alle isole ecologiche, perché la raccolta porta a porta in un territorio vasto come la Lunigiana è diseconomica".

Maffei, però, tira il freno sulla soluzione proposta: "Nel territorio del mio Comune - spiega - non saranno le isole ecologiche a fare la differenza. Nelle frazioni non esiste il porta porta e i cittadini di fatto conferiscono già nelle isole presenti all’ingresso dei borghi".

Ed aggiunge: "In Lunigiana siamo arrivati ad una differenziata altissima e bisogna tenerne conto". Già la relazione tecnica-economica fatta Ersu alla fine del primo anno di gestione riferita all’anno 2021, aveva evidenziato il trend positivo della differenziata in Lunigiana: otto Comuni sopra il 75%, quattro tra il 70 e il 75 % e due tra il 60 ed il 70%.

È comunque pacifico anche per Maffei, che si possa e debba lavorare alle ipotesi di abbattimento dei costi: e qui, il sindaco di Comano entra a gamba tesa sulla gestione di Ambito.

Mosca bianca tra i Sindaci toscani del centro sinistra che invece accettarono la gestione integrata imposta a livello regionale per il servizio dei rifiuti in Ambiti Territoriali Ottimali, Maffei polemizza contro questo modello che appiattisce i piccoli comuni sul potere decisionale dei più grandi.

"Nonostante avessi la delega all’Unione dei Comuni in materia di rifiuti, ho sempre avuto grosse difficoltà a rapportarmi con Retiambiente: tanto che, con il presidente dell’UCML decidemmo di cancellare la delega. Alla fine ci si trova con grandi contenitori messi uno dentro l’altro e non si capisce più chi li governa".