Si calmano le acque, ritirato lo stato di agitazione. La comunicazione della direzione dello stabilimento Omya sulla chiusura in concomitanza con lo sciopero generale del 17 novembre aveva messo sul piede di guerra i sindacati che parlavano di "stato di agitazione e scioperi complessivi, di reparto, anche improvvisi". Così ieri la direzione ha aperto le porte a lavoratori e sindacati per un punto d’incontro dove "l’azienda ha istituito un tavolo negoziale - spiega il segretario provinciale della Fiom Cgil, Umberto Faita (nella foto) - che prevede tre incontri a dicembre per la sottoscrizione di un protocollo di relazioni industriali più complessivo, quindi l’atteggiamento dell’azienda è stato conciliante rispetto alle proposte che avevamo portato. E da lunedì verrà meno lo stato di agitazione. Il clima è disteso dobbiamo iniziare a lavorare già dall’1 di dicembre per il primo incontro, dove ci sarà la sottoscrizione del protocollo". Sul tavolo proposte e richieste come "il fatto che l’esercizio dello sciopero deve essere di libero e senza condizione pregiudiziale dall’azienda - prosegue Faita - Che ci ha dato comunicazione che non ci saranno fermate o chiusure preventive in caso di proclamazione di ulteriori mobilitazioni. E la valutazione dell’eventuale fermata degli impianti avverrà la mattina stessa. Chiediamo inoltre un confronto più proficuo costruttivo e assiduo sulle informative relative a carichi di lavoro, investimenti e problemi del personale".
Una chiusura, venerdì 17, in merito alla quale "abbiamo chiesto una spiegazione ma non c’è stata data, se non quella che c’era la possibilità di non poter garantire livelli produttivi accettabili ne un livello di sicurezza tale da garantire la prosecuzione del lavoro - conclude il segretario - Ma di solito queste cose si fanno la mattina dello sciopero non 10 giorni prima. In questo caso c’è stata una retromarcia da parte loro, una disponibilità a discutere in temi più generali che riguardano le relazioni sindacali. In merito alla precettazione della sala controllo - ossia la soppressione di uno sciopero - discuteremo la cosa in questi round. Rispetto alle richieste che avevamo avanzato, il clima sta andando nella direzione che auspicavamo, cioè verso il ripristino delle normali relazioni sindacali".