Non accenna a placarsi la querelle nata sulla statua dedicata a Che Guevara al Baluardo, opera dello scultore Jorge Romeo. Il consigliere di opposizione Simone Caffaz oggi in consiglio presenterà persino una mozione, "per evitare futuri scontri ideologici che servono a mascherare i reali problemi della città – scrive –, e volta a realizzare un progetto per la collocazione di opere nel contesto urbano". Mentre la senatrice di Fratelli d’Italia, Susanna Donatella Campione (nella foto), lamenta disparità di trattamenti su una via intitolata ad Almirante e la statua di Guevara. "Le polemiche dopo l’inaugurazione della statua devono indurre a una riflessione e all’opportunità di dedicare statue o spazi pubblici a personaggi profondamente divisivi – scrive Caffaz –. Ma deve spingere anche a una riflessione più alta sulla presenza di opere d’arte all’interno del contesto urbano, che devono non soltanto valorizzare i luoghi in cui si trovano, ma anche essere armoniche e coerenti con gli spazi circostanti.
Caffaz chiederà alla sindaca Serena Arrighi e alla sua giunta di impegnarsi: "A predisporre con risorse interne all’amministrazione un progetto storico, culturale, urbanistico, di arredo urbano per la collocazione delle opere nel territorio comunale, modificando anche l’esistente. A consultare le forze politiche e sociali cittadine, il consiglio comunale e le commissioni consiliari sull’intitolazione di strade, piazze e luoghi della città, e sullo stesso tema delle opere, in modo da rendere la loro presenza largamente condivisa".
"Ha ragione il sindaco di Grosseto Antonfrancesco Vivarelli Colonna – scrive invece la senatrice Campione –, quando lamenta la disparità di trattamento mediatico per la strada intitolata al segretario del Msi Giorgio Almirante e la statua inaugurata a Carrara dalla sindaca Serena Arrighi a Ernesto Che Guevara. Le nostalgie dei presunti ‘pacifisti’ del Pd per il guerrigliero sanguinario che ha consegnato l’isola di Cuba alla dittatura, lasciano intendere che sotto la bandiera dei democratici rimanga la nostalgia canaglia per falce e martello. Di quel regime tirannico che ha condannato i cubani alla miseria e all’oppressione non ho sentito proferire una sola parola dai rappresentanti di Cgil, Arci e Anpe di quanti hanno inaugurato la statua. Appare altresì singolare che gli stessi che rifiutano la strada ad Almirante, democraticamente, vogliano impartire lezioni di diritti civili e tolleranza dedicando un monumento a Guevara, che ha seminato morte e terrore e spedito nei campi di concentramento dissidenti e omosessuali".