Ancora un primato con le visite di agosto al Museo delle statue stele di Pontremoli. Sono stati 4.204 gli ingressi e la cifra supera il traguardo toccato (sempre ad agosto) nel 2019 quando furono strappati 4.143 biglietti. Da inizio anno sino a fine agosto i visitatori sono stati in totale 16.280. Al secondo e terzo posto del podio rispettivamente i mesi di aprile (2.826) e maggio (2.600). Un bel segnale per il futuro del Museo che si conferma un polo attrattivo di grande richiamo anche grazie all’attenzione dell’amministrazione comunale. Un esempio è l’iniziativa del biglietto unico per la gestione unitaria del Museo Diocesano e della Vetrina della Città (sotterranei medievali del palazzo comunale).
Nel Diocesano la narrazione ha inizio nell’alto medioevo quando i predicatori del vangelo si confrontavano ancora con culti pagani rappresentati, secondo diffuse interpretazioni storiche, proprio dalle statue stele. Anche in nome del legame che unisce i due musei è stato deciso di offrire un’immagine più esaustiva della storia millenaria del territorio. Per il direttore del Museo delle stele Nicola Gallo la notizia è positiva perché il Museo Diocesano è la naturale prosecuzione di quello delle stele con l’avvio dell’evangelizzazione cristiana in Lunigiana. Infatti all’interno esiste una sala dedicata ai menhir. "La più antica testimonianza del cristianesimo locale è la lapide di Leodegar (forse un missionario di stirpe longobarda morto nel 753 d.C.) nella chiesa di San Giorgio a Filattiera – spiega -, l’iscrizione ci dice che mise a repentaglio la propria vita per rompere gli idoli pagani rappresentate dalle sculture di pietra che vennero poi anche riutilizzate nella costruzione delle chiese".
Soddisfatto anche il sindaco Jacopo Ferri : "E’ motivo di particolare orgoglio per tutta la Lunigiana continuare a registrare numeri crescenti di visite. Ciò testimonia che gli investimenti e le scelte fatte vanno nella direzione giusta e stanno contribuendo a dare una dimensione sempre più ampia alle straordinarie Statue Stele che il museo ospita". Ancora una volta la storia e le tradizioni di Pontremoli accendono un nuovo percorso per tutto il territorio. Ampliato, accessibile, multimediale, suggestivo, il museo rinnovato ha aggiunto un tassello importante al suo appeal con l’ascensore che da Porta Parma porta i visitatori dentro le mura dell’antico fortilizio. Molto visitata anche la mostra “Magnificat” con le tre prestigiose tele concesse in prestito dal Banco BPM e una tavola del XV secolo proveniente dalla Galleria degli Uffizi, esposte nella Sala dei Sindaci. Sono di Domenico Morone (XVI sec.), Bernardo Castello (fine XVI sec.), Jacopo Negretti ( inizio XVII sec.) e (datata 1480 circa) di Tutte rientranti nel tema mariano della mostra che rimarrà aperta sino al 6 gennaio prossimo.
Natalino Benacci