REDAZIONE MASSA CARRARA

Stipendi “a singhiozzo”. Compass, Sos al Prefetto

La denuncia di Menconi (Cgil): "Non rispettati gli impegni presi in prefettura". A ottobre solo un lavoratore su due ha preso il salario: "Ha fatto figli e figliastri".

Una protesta dei lavoratori delle cooperative davanti al municipio (foto d’archivio)

Una protesta dei lavoratori delle cooperative davanti al municipio (foto d’archivio)

Gli stipendi arrivano di nuovo a singhiozzo per i lavoratori della cooperativa Compass. Dopo un periodo di ’pace’, che aveva visto la cooperativa far fronte agli impegni presi di fronte al prefetto Guido Aprea, a ottobre solo un lavoratore su due ha ricevuto il salario provocando quindi una chiara diseguaglianza fra ’figli e figliastri’. A denunciarlo è il segretario della Fp Cgil, Alessio Menconi, che non le manda a dire: "Vergogna vergogna. Due volte vergogna". Menconi ricorda il passaggio sindacale e istituzionale al tavolo della prefettura, il 24 maggio, quando "dinanzi al prefetto di Massa e al segretario generale della Funzione Pubblica CGIL di Massa-Carrara il presidente della cooperativa Compass ha sottoscritto un verbale nel quale impegnava la cooperativa,nel caso in cui non vi fosse liquidità bancaria sufficiente a pagare tutti gli stipendi, a procedere con il pagamento di un anticipo uguale per tutti e successivamente al saldo - continua il referente della Cgil -. Stessa cosa ha dichiarato all’assemblea dei soci Compass. Per la mensilità di giugno si è proceduto in questo modo, evitando così problemi a chi ad inizio mese aveva e ha delle scadenze di pagamento. I pagamenti successivi sono stati regolari ma questo mese sono riprese le difficoltà e la cooperativa, contravvenendo a quanto concordato in sede prefettizia, ha fatto figli e figliastri".

Menconi ricorda gli annosi problemi che hanno provocato questa situazione e il primo fra tutti è quello dei rapporti economici con Casa Ascoli. "A oggi sono stati pagati circa il 50% degli stipendi interi al personale lasciando fuorialtri lavoratori.Questo è inaccettabile ed è un insulto nei confronti delle persone che lavorano. Riscontriamo un comportamento lesivo della dignità di chi lavora, ma anche del rispetto istituzionale nei confronti del Prefetto Aprea e della nostra organizzazione - conclude il segretario Fp Cgil -. Gli accordi sottoscritti in prefettura devono essere rispettati. La situazione sta diventando veramente insostenibile poiché molte famiglie si sono trovate in questi giorni a non poter far fronte alle spese e alle richieste delle banche o dei vari finanziamenti. È assurdo ed è vergognoso che i lavoratori ,pur lavorando in appalti pubblici , non percepiscano gli stipendi nei termini pattuiti. Se la cooperativa è arrivata al capolinea è ingiusto mantenere in piedi una situazione come questa. Ci aspettiamo una presa di posizione da parte del Prefetto Aprea".