Stone Factory, la Corte d’Appello conferma la liquidazione

La Corte di Appello di Genova ha respinto il reclamo della Mega Stone Factory sulla dichiarazione di liquidazione giudiziale, condannando i reclamanti al pagamento delle spese legali.

Stone Factory, la Corte d’Appello conferma la liquidazione

Stone Factory, la Corte d’Appello conferma la liquidazione

Respinto il reclamo della Mega Stone Factory, concessionaria di cava Querciola, sulla dichiarazione di liquidazione giudiziale. La decisione è arrivata con una sentenza della prima sezione della Corte di Appello di Genova. Il reclamo è a firma dei legali Massimiliano Ratti e Noemi Graceffo con un ricorso nei confronti di Mega Stone, rappresentata dall’avvocato Stefano Ambrosini. Matteo Imperiali risulta socio della parte reclamante difeso dal legale Gianni Tognoni, come incidentali del fallimento Pemart gli avvocati Sergio Menchini e Alessandro Motto. Come parte resistente risultano anche Barbara Gamba e Franca Dusca Petacchi, difese da Marco Tognarini; infine la società Colonna difesa dall’avvocato Antonella Vergine. Non ha trovato accoglimento la richiesta di annullamento dei decreti che avevano respinto il concordato preventivo, disponendone poi la liquidazione. Nelle pagine della Corte o genovese, si legge che "le doglianze esposte da Mega Stone circa l’insussistenza dei presupposti per la dichiarazione di liquidazione sono infondate e devono essere respinte. Risultano altresì infondate le censure del fallimento Permat di violazione del contraddittorio". Il concordato prevedeva di pagare integralmente il Comune, che è creditore, per non perdere la concessione. Per i giudici non è permesso che le finanze apportate da Colonna fossero finalizzate a un subentro nell’azienda. Per questo motivo, si legge nel documento, la Corte respinge il reclamo principale e quelli incidentali, e condanna i reclamanti Mega Stone Factory; Fallimento Pemart; Matteo Imperiali; Colonna alla rifusione delle spese di lite del presente grado di giudizio in favore di liquidazione giudiziale Mega Stone Factory srl, che liquida in 57mila euro per compensi di avvocato, oltre al rimborso forfettario.