Un macchinario guasto blocca da mesi gli interventi di artroscopia all’ospedale di Fivizzano. Ed è solo l’ultimo dei problemi della sanità in Lunigiana che continua a fare i conti con "disservizi sistemici". "Da luglio all’ospedale Sant’Antonio Abate di Fivizzano, non è possibile eseguire interventi di artroscopia, a causa di un guasto al macchinario – spiega –. Si tratta di una grave mancanza per la salute dei cittadini, segnalata più volte in questi sei mesi all’azienda sanitaria dal personale medico che, nonostante tutto, continua ad assicurare un importante lavoro quotidiano in day surgery. Una necessità che non può essere garantita e rispetto alla quale, ad oggi, non è arrivata alcuna risposta".
Amorese sottolinea che il presidio di Fivizzano, con quello di Pontremoli, "rappresenta un punto strategico non solo per la sanità della Lunigiana, ma assicura importanti livelli di prestazioni anche per i pazienti dei comuni limitrofi. L’impossibilità di eseguire interventi di artroscopia rappresenta quindi un disservizio che va a sommarsi non solo al già noto problema della riduzione del personale infermieristico e degli operatori socio sanitari nel reparto di ortopedia, che ormai da tempo ho denunciato, ma anche all’assenza dell’ortopedico dopo le 14 e nei festivi. Di fatto, il personale di Fivizzano è costretto a trasferire al Noa i pazienti politraumatizzati, perché la figura dell’ortopedico è assente, così come a Fivizzano, anche all’ospedale di Pontremoli".
"É evidente – rimarca il deputato di Fratelli d’Italia – che i rischi per la sicurezza di un paziente politraumatizzato, costretto ad affrontare un trasporto di non breve percorrenza verso Massa, aumentino, oltre ad un’ulteriore aggravio per il Noa. La Lunigiana è di fatto, così, condannata ad una penalizzazione oggettiva. La Asl batta un colpo. Non è accettabile che l’anno nuovo appena iniziato sia caratterizzato da problemi vecchi e mai risolti". E Amorese annuncia che un’interrogazione al consiglio regionale toscano di FdI.
Risuona anche l’attacco del sindaco di Pontremoli Jacopo Ferri alla direttrice generale dell’Asl Letizia Casani, che non si è presentata all’approvazione del bilancio preventivo della Società della Salute. "Anche dopo il confronto del 4 novembre le cose non sono cambiate, anzi sono peggiorate – afferma Ferri – e con i danni ed i silenzi adesso siamo alla ‘latitanza’. Le cosiddette ‘rotazioni salvifiche’ di medici hanno solo indebolito i reparti di rianimazione, chirurgia, ortopedia, radiologia e i ritardi storici nei lavori (sale operatorie, antisismica, anticendio) rendono le risorse stanziate da anni sempre meno produttive. A riprova di ciò si aggiunge in questi giorni il caso di Endoscopia a Pontremoli e Fivizzano servizio eccellente, come molti altri per qualità e numeri prestazionali. I denari per il budget mensile della Lunigiana ad un tratto sono stati dirottati tutti a Massa. E ora anche la spesa ordinaria sarà ‘commissariata’ dai responsabili apuani e pisani".