REDAZIONE MASSA CARRARA

Stop della Regione agli accorpamenti. Dati sbagliati, ricorso contro il Ministero

La delibera del consiglio toscano blocca la “fusione” tra Liceo Marconi, istituto Zaccagna-Galilei e Ic Massa 6 scelta dalla Provincia

La delibera del consiglio toscano blocca la “fusione” tra Liceo Marconi, istituto Zaccagna-Galilei e Ic Massa 6 scelta dalla Provincia

La delibera del consiglio toscano blocca la “fusione” tra Liceo Marconi, istituto Zaccagna-Galilei e Ic Massa 6 scelta dalla Provincia

La Regione Toscana non procederà agli accorpamenti previsti dalla riforma del dimensionamento scolastico voluta dal Governo perché basati su conteggi sbagliati da parte del ministero dell’Istruzione, che non corrispondono ai numeri reali di studenti attualmente frequentanti gli istituti regionali. La Giunta nella seduta del 31 dicembre ha approvato, il piano regionale del dimensionamento della rete scolastica e dell’offerta formativa per l’anno scolastico 2025/2026, ma ha sospeso i 14 accorpamenti imposti dal Governo in attesa che vengano rivisti i numeri.

E la determinazione regionale fa saltare quindi anche la delibera del Consiglio provinciale di Massa-Carrara sul dimensionamento che aveva deciso due accorpamenti: il Liceo Scientifico Marconi di Carrara avrebbe dovuto unirsi all’Istituto Zaccagna-Galilei e l’IC Massa 6 all’Istituto Comprensivo Malaspina di Massa. L’assemblea provinciale aveva rinunciato agli accorpamenti in Lunigiana dove la Conferenza zonale aveva deciso di non procedere al dimensionamento degli Istituti Comprensivi Tifoni di Pontremoli con l’Istituto concittadino Ferrari e il Gandhi di Aulla con il Dante Alighieri, lasciando eventualmente la decisione alla Regione. In Regione confidano che almeno questa volta il Tar riconosca l’illegittimità del comportamento del Ministero e la necessità di rivedere tutta la riforma sulla organizzazione della rete scolastica relativamente alla quale viene ribadita la contrarietà nel merito e nel metodo.

Infatti la stima della popolazione scolastica toscana utilizzata come parametro per la determinazione del contingente organico di dirigenti scolastici e direttori dei servizi generali e amministrativi risulta inferiore rispetto al dato effettivo comunicato dall’Ufficio Scolastico Regionale della Toscana riferito a novembre 2024. Pertanto gli accorpamenti previsti risultano basati.

Il Ministero dell’Istruzione e del Merito non ha proceduto all’aggiornamento annuale e nonostante la Regione Toscana avesse contestato i dati nulla è cambiato. Per questo la Regione ha deciso di ricorrere al Tar perché il numero di accorpamenti pari a 14 avrebbe determinato una ingiustificata riduzione del personale dirigente e non dirigente, non conforme alla popolazione scolastica effettiva toscana, con i conseguenti disagi per il personale, le famiglie e più in generale per gli studenti. Durante questo periodo per un termine massimo di 12 mesi sarà mantenuto il numero di 466 istituzioni scolastiche regionali autonome in attesa del corretto aggiornamento e della risoluzione del contenzioso col ministero.

La revisione del numero degli accorpamenti previsti per la Regione Toscana, calcolata sulla base dei dati effettivi della popolazione scolastica e delle modalità di calcolo previste dal decreto interministeriale n. 127/2023, dovrebbe essere calcolata in almeno 9 accorpamenti in meno sui 14 previsti rispetto a quanto erroneamente determinato. In pratica la Regione ha fatto dietro front seguendo anche la strada già battuta da Uilscuola che aveva contestato da tempo le cifre ministeriali della popolazione studentesca con un ricordo al Tar. Natalino Benacci