Fivizzano (Massa Carrara), 4 ottobre 2023 – «Provo una grande vergogna per il mio Paese, conoscere le storie dell’eccidio è angosciante e per i ragazzi è un’esperienza non facile ma dovuta".
Sono le parole dense di significato pronunciate dalla vicepreside del liceo Bose Gymnasium di Brema, Christine Stangl, che ha guidato la delegazione tedesca che lunedì si è recata nei luoghi dell’eccidio di San Terenzo Monti e Bardine, in Lunigiana, insieme ai coetanei dell’Istituto Parentucelli-Arzelà di Sarzana. La memoria per fare memoria nel nome di un futuro condiviso e possibile. Nel nome della pace, senza dimenticare quello che è stato.
La visita dei giovani tedeschi ha avuto inizio di fronte al cippo del Ponte del Bardine, luogo dove il 17 agosto del 1944 un gruppo di partigiani attaccò un plotone di SS venute a razziare bestiame, uccidendone 16. Due giorni più tardi moriranno 160 civili innocenti per la maggior parte donne, bambini e anziani del paese.
Quel 19 agosto 1944 c’erano piccoli di due, tre, quattro e cinque anni: uccisi senza pietà nella piana di Valla dalle SS del maggiore tedesco Walter Reder. I ragazzi venuti dalla Germania hanno letto l’interminabile fila di nomi, restando profondamente colpiti dal fatto che a morire erano stati anche bambini piccolissimi. Poi si sono spostati al Museo della cultura della memoria. Qui hanno visionato le terribili foto dell’epoca, dopo aver ricordato l’odissea dei sopravvissuti e dei familiari scampati al massacro.
«Mi fa star male sapere che siano stati assas sinatiindiscriminatamente dei bambini: è angosciante", ha detto la studentessa Lily.
"Certamente solo visitando questi luoghi si può avere l’esatta percezione di quanto è accaduto – ha aggiunto Simeon, compagno di classe di Lily – Sentendo queste testimonianze, vedendo questi luoghi, consultando foto e documentazioni ci si può fare un’idea di quanto terribile sia stato il passato in questi paesi".
Gli studenti tedeschi e italiani si sono incontrati nel nome di Rudolf Jakob, capitano della Marina tedesca passato durante la sua permanenza in Italia nel secondo conflitto mondiale fra le fila della Resistenza, unendosi ai partigiani della Brigata Muccini, nei monti sopra Sarzana. Rudolf Jakob era anch’egli cittadino di Brema e a suo tempo studente nello stesso Istituto dei ragazzi.
Irene Carlotta Cicora
Roberto Oligeri