
La protesta degli studenti del plesso di Scienze umane a Marina di Carrara
Studenti delle Scienze umane in sciopero per le pozzanghere che devono attraversare per entrare in aula. La protesta è andata in scena ieri mattina nel parco del plesso scolastico di via Marco Polo. Ogni volta che piove nella stradina sterrata che conduce all’istituto Montessori delle Scienze umane, all’asilo nido e alla scuola dell’infanzia Giampaoli si formano grosse pozzanghere che sporcano le scarpe prima di entrare in aula. Questa stradina secondaria è stata fatta all’incirca un anno e mezzo fa per consentire la ricostruzione della scuola Taliercio, e da allora ad ogni pioggia studenti e personale scolastico per entrare in aula devono passare in mezzo alle pozzanghere. Una situazione che è stata segnalata più volte all’amministrazione comunale, ma venendo a mancare una soluzione i ragazzi hanno deciso di fare sciopero.
Sul piede di guerra anche le mamme del vicino asilo Giampaoli: oltre a dover passare nel fango segnalano che il tetto è ricoperto di erbacce e temono che senza una pulizia profonda possano crearsi delle infiltrazioni, pericolose per la staticità della copertura e di conseguenza dell’incolumità dei bambini. Intanto il rappresentante di istituto Giacomo Donnini ha scritto alla nostra redazione per rendere noti i motivi della protesta studentesca. "Durante i giorni di pioggia gli studenti hanno difficoltà ad entrare all’interno del parco per l’allagamento che si forma lungo il vialetto e nel parco stesso, dove attualmente è presente un cantiere della scuola media Taliercio – scrive Donnini –. I rappresentanti d’istituto dopo numerose lamentele e segnalazioni sono stati costretti ad organizzare lo sciopero per far sentire la loro voce. All’interno dell’istituto sono presenti anche numerosi alunni con disabilità, che hanno difficoltà ad entrare anche con i mezzi".
"Per altro sottolineiamo che ieri è stata emessa un’allerta di codice arancione con conseguente chiusura di tutti i parchi pubblici – prosegue Donnini –, il nostro plesso si trova all’interno di un parco pubblico, con la presenza di numerosi pini, ci domandiamo quindi perché sia rimasto aperto. Il disagio espresso riguarda anche l’asilo nido e la scuola dell’infanzia che sono adiacenti al nostro plesso. Senza contare la situazione di abbandono che gli studenti stanno vivendo da anni. La sede delle Scienze umane vive una situazione di disagio, che da anni ha costretto per mancanza di spazi a collocare alcune classi presso la sede del Repetti. Gli studenti chiedono di essere ascoltati e sperano in una soluzione immediata e definitiva – conclude il rappresentante d’istituto –, che permetta loro di usufruire adeguatamente degli spazi presenti ed assistere finalmente all’inizio dei lavori di ampliamento come previsto dalla procedura dell’articolo 21".
Alessandra Poggi