Sul palcoscenico per essere liberi. Il teatro strumento di riabilitazione: "In scena si sentono ’normali’"

Successo per la due giorni di spettacolo agli Animosi organizzato anche dalla Camera penale provinciale. Volpi: "Coinvolti i carceri di Massa e Spezia. Per loro è una sorta di conquista, dopo il disagio".

Sul palcoscenico per essere liberi. Il teatro strumento di riabilitazione: "In scena si sentono ’normali’"

Sul palcoscenico per essere liberi. Il teatro strumento di riabilitazione: "In scena si sentono ’normali’"

Il teatro per riabilitare i detenuti e farli sentire ‘normali’. Questa la filosofia della prima edizione del mini festival ‘Passaggi’, di scena venerdì e sabato al teatro degli Animosi per la regia di Alessandro Bianchi. Sul palco veri carcerati quasi prossimi alla libertà, che grazie al teatro riescono a raccontare la loro voglia di riscatto. I dettagli nelle parole dell’avvocato Claudia Volpi, presidentessa della Camera penale, che ha realizzato il tutto assieme al regista Bianchi e Donatella Bennati, Giulia Tonelli, Alessandro Bianchi, Umberto Moisè. "Il progetto è nato all’incirca un anno fa e come Camera penale abbiamo pensato di partecipare per coinvolgere le carceri di Massa e Spezia – spiega Volpi –, in particolare per il carcere di Massa dove il mercoledì si svolge una sessione di teatro per i familiari. A Massa ci sono circa 140 detenuti. Questo progetto è una sorta di riabilitazione, durante lo spettacolo agli Animosi c’è stato un momento dove gli studenti potevano fare le domande ai detenuti e uno di loro ha risposto che il teatro lo faceva sentire normale".

"Per loro questa è una conquista perché partono da situazioni di disagio pesanti – prosegue Volpi –, i tre detenuti che fanno parte della compagnia sono prossimi a uscire. Alla Camera penale interessa avere un rapporto con i detenuti, solo nel 2024 ci sono stati più di trenta suicidi. Pensiamo che ogni iniziativa possa contribuire alla loro riabilitazione e a vedere una prospettiva fuori dal carcere". Coinvolgere i detenuti per tutta la giornata è la mission della casa di reclusione di Massa. "I detenuti del carcere non potendo recitare perché non avevano permessi – aggiunge la presidentessa –, di loro spontanea volontà hanno voluto contribuire all’iniziativa realizzando delle borse all’interno del laboratorio di sartoria del carcere di Massa. Massa è considerato tra i migliori carceri dal punto vista educativo, buona parte dei detenuti può svolgere attività sartoria, tessitoria, falegnameria, ci sono un orto, una palestra, una biblioteca, un teatro e insegnanti per aiutare a conseguire le licenze medie e superiori. A parte per il momento della conta le porte del carcere di Massa sono sempre aperte". L’iniziativa è stata realizzata dal Comune di Carrara in collaborazione con Experia Aps e Empatheatre Aps.

Alessandra Poggi