
Sulle tracce delle tartarughe in ogni tempo Da Oriente a Occidente tra storie, miti e leggende
La tartaruga marina, così come quella terrestre, è un animale presente nella tradizione, nei miti e nella cultura di tutti i popoli e racchiude in sé moltissimi simboli e significati: saggezza, tenacia, forza, resilienza e longevità. Secondo i Greci, in origine, era una ninfa che fu punita da Zeus per aver disertato il suo matrimonio con Era, preferendo rimanere a casa: per questo, fu condannata a portarsi dietro la sua dimora per tutta l’eternità. Una leggenda dei nativi americani narra invece che una tartaruga primordiale nuotò fino alla fine degli oceani per raccogliere il fango necessario per creare il mondo: non a caso il Nord America, ancora oggi, è chiamato dagli indigeni “Turtle Island”, l’Isola Tartaruga. Nella mitologia giapponese è simbolo della felicità coniugale: un uomo che salvò una tartaruga da morte certa fu ricompensato dal Re dell’Oceano che gli diede in sposa la sua bellissima figlia, lo Spirito delle Acque. In Mongolia la tartaruga è associata all’idea dell’eternità e per questo motivo i grandi imperatori erano raffigurati accanto a lei. Una cosa è certa: da Oriente ad Occidente, nel corso dei secoli, poeti, scrittori ed artisti si sono lasciati ispirare da questa misteriosa ed affascinante creatura che, come qualcuno ha scritto, “...assomiglia un poco all’antichissimo silenzio della vita, che in caso di pericolo sa sempre rifugiarsi in sé”.
(Il disegno è stato realizzato della studentessa Clarissa Margherita Turba)