"Il superbonus 110 da occasione per le imprese si sta trasformando in una ghigliottina che rischia di far fuori tantissime aziende ormai appese a un sottilissimo filo nelle mani del Governo che a oggi ha mandato solo messaggi contraddittori sul futuro della misura. Serve chiarezza e servono risposte presto: l’economia non aspetta i tempi della politica". Per non parlare delle famiglie, molte delle quali rimaste in mezzo al guado e che ora rischiano di indebitarsi pesantemente. Sono il presidente e il direttore della Confartigianato apuana, Sergio Chericoni e Gabriele Mascardi, a riaccendere i riflettori sulla vera vertenza che sta mettendo in ginocchio le imprese soprattutto del settore edile e degli impianti.
Tutti i cantieri stanno rallentando a causa della liquidità non erogata dalle banche – proseguono –. Si continua a tergiversare sui bonus, in particolare il 110 che rischia di diventare un boomerang per l’economia locale". Il tema resta quello dei controlli, della cessione dei crediti, e la possibilità di prorogare la validità della misura nei prossimi anni. "Un tira e molla della politica che preoccupa le imprese con i cassetti fiscali pieni – dicono ancora -. Nella nostra provincia abbiamo buona parte delle imprese iscritte sono edili e impiantisti ed è ovvio che si parla di migliaia di lavoratori che si trovano a vivere a loro volta uno stato di incertezza". Incertezza che si ripercuote su tutto il sistema a partire dalle banche che non rilasciano la liquidità dovuta alle imprese che così non possono portare avanti i cantieri.
"Non è possibile che tutti coloro che lavorano rispettando le regole vengano presi in ostaggio dalla burocrazia per colpa dei pochi truffatori – evidenziano quindi Chericoni e Mascardi – ed è per questo che torniamo a chiedere controlli serrati per individuare i veri colpevoli e consentire a chi è in regola di completare quanto iniziato. Questa è l’urgenza".