Sventola Bandiera Blu. I capoluoghi di provincia confermano l’eccellenza per la qualità dell’acqua

E’ la nona volta consecutiva per Massa, la dodicesima per Carrara. Persiani: "Un punto di partenza per portare avanti il nostro lavoro".

Sventola Bandiera Blu. I capoluoghi di provincia confermano l’eccellenza per la qualità dell’acqua

Sventola Bandiera Blu. I capoluoghi di provincia confermano l’eccellenza per la qualità dell’acqua

Sono 236 le località marine e lacustri italiane che hanno ottenuto la Bandiera blu 2024 arrivata alla sua 38ª edizione. Tra queste si riconfermano i Comuni di Massa e di Carrara. Il riconoscimento internazionale, istituito nel 1987 e conferito dalla Foundation for environmental education (Fee), viene assegnato ogni anno in 49 paesi, europei ed extra Ue. Le località costiere insignite del premio soddisfano i criteri di qualità relativi a parametri delle acque di balneazione e al servizio offerto, tenendo in considerazione anche la pulizia delle spiagge e gli approdi turistici. La Bandiera blu deve rispondere a determinati requisiti come: educazione ambientale e informazione, qualità delle acque, gestione ambientale, servizi e sicurezza. Quindi per entrare nella lista è necessario che le acque siano ‘eccellenti’ negli ultimi 4 anni sulla base delle analisi delle Agenzie regionali per la protezione dell’ambiente (Arpa). Massa e Carrara si riconfermano e Montignoso rimane ancora fuori.

"Il prestigioso vessillo – sottolinea il sindaco di Massa, Francesco Persiani – ottenuto da Massa per la prima volta nel 2016 rappresenta un punto di partenza e non di arrivo perché il lavoro che abbiamo iniziato è importante per il turismo del territorio e dovrà essere portato avanti con forte impegno". Massa è bandiera blu per il nono anno consecutivo, Carrara per il dodicesimo anno. "Questo riconoscimento – spiega l’assessore all’ambiente del comune di Carrara, Moreno Lorenzini – è in primo luogo garanzia di qualità delle acque che richiede gestione, educazione e informazione ambientale. Deve essere anche uno sprone a continuare, a lavorare per tutto quello che riguarda l’accoglienza e i servizi del territorio". Poi l’assessore al turismo di Carrara, Lara Benfatto. "Ottenere questo importante riconoscimento per 12 anni consecutivi non è né scontato né banale e testimonia quanto abbia da offrire la nostra città".

Resta ancora lontano il record del 2020, quando dal confine con la Liguria fino a quello con Forte dei Marmi ogni punto era risultato ‘eccellente’. Il dato si basa sui risultati dei campionamenti della stagione 2023 e al numero dei divieti registrati nei tre anni precedenti per la presenza in mare di batteri fecali oltre i limiti, ossia escherichia coli ed enterococchi intestinali. L’atto certifica in particolare tre zone in cui la qualità resta ’buona’. Due sono su Carrara, ossia Marina di Carrara ovest, che è stata retrocessa ormai nel 2021, e Marina di Carrara confine, passata a ’buona’ l’anno scorso. Al momento l’unico punto di campionamento che salva il top della classifica è Marina di Carrara. Sul litorale massese resta un solo punto critico, quello di Marina di Massa levante, che non riesce a scrollarsi di dosso la retrocessione a ‘buona’ del 2023. Tutto il resto del litorale ha una classificazione ’eccellente’, compresa la zona più vicina al fosso Lavello che comprende alcuni stabilimenti balneari e la spiaggia libera di via Baracchini. Restano eccellenti i due punti di campionamento a Cinquale di Montignoso, a ovest e a est del fiume Versilia, dove la Bandiera Blu ha sventolato una sola volta nell’estate del 2020.

Confermati i divieti di balneazione permanenti che dipendono da vari fattori, o per i vincoli dell’area portuale oppure per motivi igienico sanitari. I primi riguardano Carrara e una porzione di litorale subito dopo il confine a Massa. Gli altri, per motivi igienico sanitari, sono invece alle foci dei fiumi: Parmignola e Fossa Maestra a Carrara, Magliano, Brugiano, Frigido e Magliano a Massa, il Versilia a Montignoso.

Patrik Pucciarelli