di Claudio Laudanna
B per Carige. Si è conclusa la trattativa per l’acquisizione da parte di Bper del 79,418% del capitale sociale di banca Carige dal fondo interbancario di tutela dei depositi e dallo schema volontario di intervento per 530 milioni di euro. Per quello che resta della vecchia Cassa di risparmio di Carrara si tratta dunque di un un passaggio epocale con il proprio centro di gravità che non sarà più in Liguria, bensì in Emilia Romagna, a Modena per la precisione. Una svolta che non riguarderà però tutte le filiali della ex CrC visto che contestualmente Bper banca ha concluso un secondo accordo con Banco di Desio e della Brianza per la cessione di due rami d’azienda composti da 40 sportelli di Carige e 8 del Banco di Sardegna "al fine di risolvere in via preventiva alcune situazioni concorrenziali rilevanti ad esito dell’assunzione del controllo di banca Carige" al prezzo di 10 milioni di euro. In particolare dalla banca genovese passano al Banco Desio 19 filiali in Liguria, di cui 6 in provincia di La Spezia, , 7 in Emilia Romagna e, soprattutto, 4 in Toscana, tutte nella nostra provincia. Ad oggi ancora non è stato reso noto di quali filiali si tratterà.
Per quanto riguarda le cifre di entrambe le operazioni, nel primo caso Bper ha formalmente corrisposto per l’acquisto della partecipazione di Banca Carige un euro, previo però il versamento da parte del Fondo interbancario di tutela dei depositi in favore di Banca Carige di 530 milioni di euro. "Sono molto soddisfatto dell’ingresso di Banca Carige nel Gruppo Bper che conclude con successo un percorso iniziato nel dicembre scorso" dice l’ad della banca emiliana Piero Luigi Montani. "Apprezziamo le parole dei vertici del gruppo Bper – aggiungono il segretario generale della Fabi, Lando Maria Sileoni, e il coordinatore Fabi del gruppo Carige, Alessandro Mutini -, ma occorre evidenziare che adesso stiamo per entrare nella fase significativa, quella del nuovo piano industriale che nei prossimi giorni verrà ufficialmente presentato. Un elemento, per quanto ci riguarda, è e sarà imprescindibile: il benessere delle lavoratrici e dei lavoratori deve viaggiare insieme, di pari passo a quello della clientela. Se Montani farà tutta la chiarezza necessaria sulla vicenda degli sportelli di Carige ceduti noi daremo il massimo affinché possano essere raggiunti tutti gli obiettivi del nuovo piano industriale".