Tartarughe ’salvate’, curate e riportate in mare

Tre tartarughe marine, Caretta caretta, salvate e curate dai volontari del Wwf Massa Carrara, sono state rilasciate in mare dopo 9 mesi di cure all'Acquario di Livorno. L'operazione fa parte dell'Osservatorio toscano per la biodiversità.

Tartarughe ’salvate’, curate e riportate in mare

Tre tartarughe marine, Caretta caretta, salvate e curate dai volontari del Wwf Massa Carrara, sono state rilasciate in mare dopo 9 mesi di cure all'Acquario di Livorno. L'operazione fa parte dell'Osservatorio toscano per la biodiversità.

"È finalmente arrivato il loro grande giorno", affermano con gioia i volontari apuani del Wwf. Si tratta di tre piccole tartarughe marine, Caretta caretta, recuperate dai volontari, infreddolite e debilitate, una a Marina di Pietrasanta, una a Lerici e l’altra nel livornese nei primi giorni del novembre scorso (probabilmente nate a fine agosto), che sono state subito trasferite all’Acquario di Livorno, dove sono state ricoverate e vigilate per 9 mesi dal personale autorizzato e dal biologo Giovanni Raimond. Ora sono finalmente tornate a casa, rimesse in mare dopo essere state accudate e curate. I tre esemplari sono stati accompagnati dalla Guardia Costiera di Marina di Carrara, dalle incaricate Arpatoscana e dai volontari del Wwf Massa Carrara. Sul posto erano presenti anche gli operatori del programma televisivo di Rai Uno ’Linea Blu-il mare on line’ con Donatella Bianchi. La puntata andrà in onda il 10 Agosto. Le operazioni di recupero e rilascio delle tre tartarughe rientrano tra le attività dell’Osservatorio toscano per la biodiversità (Otb) della Regione Toscana. Quest’ultima si avvale di una rete di vari soggetti (università, Asl, Izs, associazioni), coordinata da Arpat. Insieme si occupano sia del recupero degli esemplari spiaggiati o in difficoltà, vivi o morti, che dell’attività di monitoraggio dei nidi di tartaruga marina Caretta caretta. Ricordiamo che in Toscana, finora, sono stati trovati quest’estate ben 17 nidi di tartaruga marina, 3 nella zona di Ronchi-Poveromo e uno al Cinquale.