ROBERTO OLIGERI
Cronaca

Tendola, vandali contro la ’fontana del turismo’

I soliti ignoti hanno rotto e portato via il tubo da dove l’acqua usciva. L’amarezza di Mariani, presidente della società di Mutuo Soccorso

di Roberto Oligeri

Sessant’anni fa, per impedire che la sorgente fosse captata e l’acqua dirottata a San Terenzo Monti, nel Comune di Fivizzano, gli abitanti di Tendola montarono la guardia giorno e notte alla “Fonte della Piletta“. Parliamo della fontana che si trova lungo la strada provinciale 72 che conduce a Fosdinovo. Erano epoche lontane e la fantasia della gente aveva attribuito proprietà taumaturgiche alle acque che sgorgano da quella che ormai è conosciuta in zona come la “Fontana del Turismo“. Ma i tempi cambiano e in questo caso in peggio. La scorsa notte ignoti vandali hanno pensato male di rompere e portar via il tubo da dove l’acqua fuoriusciva sigillandone in più l’apertura. Facile immaginare l’amarezza degli abitanti della zona. "Tutti proviamo adesso una grande delusione mista ad amarezza - commenta Mario Mariani, presidente della Mutuo Soccorso - da anni ci prodighiamo per la valorizzazione del nostro borgo e della sua storia. Un simile atto, se collegato al progetto d’allaccio alla scultura marmorea a bordo strada, è grave ed è assolutamente da condannare. Noi continueremo comunque a lavorare per terminare il collegamento della fonte con la statua, come da accordi con il Comune. Vi apporremo un cartello con la scritta “Acqua non controllata“. L’acqua uscirà da un seno della donna raffigurata nella statua, sgorgando poi libera per defluire infine nel canaletto sottostante, come accade da sempre. Lunga vita alla Sorgente del Turismo". Tornando alla storia, il secolo scorso la “Guerra dell’Acqua“ vide a turno i paesani della borgata difendere a spada tratta la fonte con la loro presenza fisica, pronti a dare l’allarme al primo tentativo di portare l’acqua altrove.

Poi accadde che il Comune di Fivizzano prelevasse il prezioso liquido in altra sorgente e la “Guerra dell’Acqua“ terminò velocemente così com’era iniziata. Da allora la famosa fontana ha continuato a dissetare abitanti, turisti ed automobilisti di passaggio sulla strada provinciale. Proprio recentemente, per migliorare il servizio a favore delle persone di passaggio in segno di ospitalità, i componenti della locale “Società di Mutuo Soccorso“ avevano iniziato a stendere una conduttura dal punto dove l’acqua sgorga fino ad una statua marmorea, distante un decina di metri, raffigurante la “Dea Madre“, da dove l’acqua liberamente fuoriscirà da un capezzolo della statua. Ma se prima c’erano i volontari che difendevano l’acqua, adesso ci sono i vandali che rompono e rubano...

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