Una spaccatura che non si è mai ricucita. E che ha portato alla remissione delle sue deleghe da assessore. Siamo a Filattiera e la maggioranza trema per la restituzione delle deleghe da parte di Giovanni Longinotti. Lui non commenta e le righe scritte per restituire le deleghe lasciano trapelare poco. "Per rispetto degli elettori e della fiducia che hanno espresso nei mie confronti - si legge nel testo consegnato in Comune - resterò come consigliere, impegnandomi a dare il mio contributo, come ho sempre fatto, per la soluzione dei problemi dei miei concittadini, che devono affrontare difficoltà causate dalla marginalità del comune e dell’intero territorio, a partire dalla fruizione dei servizi socio sanitari. Ritengo che il tema della salute e dei servizi che devono essere garantiti sia di interesse primario, a partire dalle strutture necessarie per accogliere i medici di base e che non possa essere messo in discussione o depotenziato per perdite di tempo o ambizioni personali. Continuerò a impegnarmi per la soluzione delle problematiche della comunità".
Breve anche il commento della sindaca Annalisa Folloni. "Le dimissioni – scrive – sono state presentate senza preavviso, un fulmine a ciel sereno, non avendo lui mai espresso dissensi sull’operato dell’amministrazione e in assenza di contrasti espressi su questioni specifiche. Ha sempre partecipato e votato a favore su tutti gli atti. Aspetto di conoscere, con tutta la maggioranza, in un incontro già programmato, i motivi della sua decisione.Assicuro che l’amministrazione continuerà, in questo scorcio che ci separa dalle elezioni del 2024, a operare come sempre, per portare a compimento le tante opere in corso e per tutelare al meglio gli interessi della comunità in ogni ambito".
I problemi nella giunta risalgono almeno a tre anni fa, quando la sindaca aveva tolto tutte le deleghe a Longinotti, per un problema di ‘mala gestione’ nel periodo del Covid. La Folloni non si era voluta addentrare nel merito, ma la sua scelta aveva scosso fortemente l’intera giunta, visto che Longinotti era stato il candidato in lista più votato alle elezioni. La carica di vicesindaco era stata messo nelle mani di Massimiliano Zani, all’epoca assessore. Longinotti aveva poi ricevuto alcune delle vecchie deleghe, in virtù delle preferenze conquistate alle elezioni.
La prematura scomparsa di Zani aveva cambiato tutto e come vice sindaco era stata scelta Giuliana Filippi, rimasta tale finora. Ora il nuovo terremoto. Voci di corridoio dicono che potrebbe essere una mossa in attesa delle comunali, che si svolgeranno il prossimo anno e potrebbero vedere l’ex vicesindaco scendere in campo. Ma non ci sono conferme.
Monica Leoncini