REDAZIONE MASSA CARRARA

Territorio preoccupato per l’opera: "L’area Sin-Sir sarà un problema"

Tutti i dubbi e i timori di cittadini e associazioni segnalati durante la prima riunione svolta online "Santa Lucia è un fascia turistica con attività commerciali". Fivizzano chiede di bypassare il lago Padule.

I membri del tavolo di Terna che ha incontrato associazioni e cittadini

I membri del tavolo di Terna che ha incontrato associazioni e cittadini

di Daniele Rosi

Tanti dubbi e timori per la realizzazione della nuova stazione di conversione ad Avenza basata sugli elettrodotti con collegamento in corrente continua. A quello che negli ultimi giorni è stato uno dei temi che più ha tenuto banco nel territorio, ieri l’ennesima conferma di un territorio che vuole capire bene, e sapere cosa sarà esattamente realizzato ad Avenza e con quali conseguenze per l’ambiente e la zona circostante. Il progetto, presentato ieri pomeriggio in una consultazione pubblica online promossa da Terna, ha visto ad una prima fase esplicativa del progetto stesso, anche la possibilità per i partecipanti di intervenire e porre le proprie osservazioni. Riflessioni che hanno spaziato dalle questioni ambientali ad altre prettamente tecniche, con dubbi sopratutto sulla zona in cui sorgeranno la nuova stazione e il percorso dei cavi. Norberto Petriccioli del Consorzio Zia è intervenuto per chiarimenti soprattutto sull’area della zona industriale, suggerendo una verifica attenta.

"Ci sono diversi sottoservizi nell’area - ha sottolineato Petriccioli - penso a via Dorsale e via Longobarda nel punto che poi porta all’Aurelia. In quella zona c’è il gasdotto Snam e bisogna approfondire la questione. Il territorio è fortemente urbanizzato, in particolare la parte di Carrara a livello industriale e Massa da un punto di vista residenziale". Terna ha garanito che sono state valutate le presenze dei sottoservizi e sarà indagata maggiormente la questione con georadar.

Osservazioni tecniche sono arrivate invece da Simone Fialdini, con chiarimenti sulla definizione delle zone dei cavi sottomarini, dell’area per la trivellazione orizzontale e la proposta di fissare un incontro con i sindaci di Carrara e Massa per un confronto con l’azienda. Cristiano Corsini della Pro Loco Fontia e delegato alla memoria del Comune di Carrara, ha invece voluto porre l’attenzione sulla valenza storica di alcune parti del territorio dove passerà la variante aerea. "L’area che sale dalla collina di Santa Lucia e prosegue verso Luni, compresa Fontia, è in una fascia turistico alberghiera - ha spiegato - con attività commerciali e caratteristiche storico paesaggistiche e naturalistiche. La variante tecnicamente è fattibile, ma nella realtà è insostenibile perchè metterebbe in crisi le attività commerciali che si basano sul paesaggio".

"La parte interrata riguardante la zona urbanistica è impattante per Carrara - ha aggiunto Alessandro Nicodemi - perchè si passa sul viale XX settembre attraversando via Brigate Partigiane, salendo sopra Carrara e uscendo verso Fontia. Zona che ha grossi problemi riguardanti tutti i cavi che già esistono. Sarà un problema attraversare quel punto. Bisogna attraversare anche la zona sin-sir. Se si trova un cumulo poi va trattato correttamente". Stefano Donati in rapprestanza di Legambiente ha chiesto chiarimenti sui campi elettromagnetici causati dal passaggio dalla corrente alternata alla corrente continua. "Il campo magnetico è comparabile a quello del campo magnetico naturale - hanno spiegato i tecnici Terna - e il campo elettrico generato è statico, con ioni che non penetrano negli oggetti. Rispettano le normative vigenti e non determinano situazioni differenti rispetto alla corrente alternata. Saranno fatte relazioni e studi di dettaglio, allegate al progetto". Per quanto riguarda le zone a monte, alcune osservazioni sono state fatte in Lunigiana.

Per Fivizzano un paio di richieste arrivate direttamente dall’amministrazione comunale, che ha chiesto se possibile bypassare l’area del lago Padule, oltre a fare attenzione a causa della presenza di correnti galvaniche nell’area. Un cittadino di Moncigoli ha chiesto di fare attenzione al passaggio della linea aerea per la vicinanza dell’abitato, tenendosi dunque il più possibile nella fascia di fattibilità alternativa. Preoccupazione generale per eventuali disboscamenti nelle aree montuose della Lunigiana, con rassicurazioni arrivate da Terna per l’utilizzo di un taglio piante selettivo, con un iter che prevede di sfrondare solo le piante vicino ai conduttori evitando il disboscamento delle altre piante.