LAURA SACCHETTI
Cronaca

Le testimonianze di donne e uomini che hanno sconfitto il cancro

All'ospedale di Massa parlano malati che hanno combattuto e vinto la battaglia della vita. L'importanza della prevenzione

Il dottor Andrea Mambrini al lavoro nel suo reparto (foto di repertorio)

Massa, 17 novembre 2016 - Un giorno apri una busta ecco il verdetto: cancro. Inizia la battaglia. Ogni giorno ci sono persone che aprono quella busta e cominciano la lotta all’invasore, a quell’inquilino scomodo che come un ladro si intrufola, cercando di portarti via il dono più prezioso: la vita. Uomini e donne la battaglia la combattono ogni giorno e, spesso, la vincono. Vincono perché magari quel tumore è stato preso in tempo, grazie alla prevenzione. Una di queste è Maria Grazia Voconi, per gli amici Riccarda. «La prevenzione è importante, perché senza si rischia di arrivare tardi e si può morire. Mi sono salvata perché avevo avuto un tumore benigno al seno, ero sotto controllo e in una di queste visite hanno scoperto che era maligno. Ho fatto 28 cicli di chemioterapia. Il tumore è subdolo perché quando c’è un sintomo di solito è troppo tardi. Per questo la prevenzione salva la vita, a tutte le età. Le terapie unite al buon umore e alla voglia di vivere sono la chiave per vincere». Come Maria Grazia altre donne hanno vissuto situazioni simili.

"Facendo la prevenzione sono riuscita a salvarmi la vita – racconta Giuliana Brogi –. Dopo due anni passati senza aver ricevuto il foglio per lo screening, una mattina ho chiamato per la mammografia. Avevo un carcinoma al seno. Sono stata operata velocemente. Ad oggi sono passati 10 anni e sono ancora qua. Con la prevenzione se ne viene fuori e una buona terapia consiste anche nella condivisione con altre persone che hanno la stessa malattia. Chiudersi e deprimersi non serve a niente». «Anche ai miei alunni ho sempre detto quanto sia fondamentale la prevenzione – spiega Rosalba Pitanti –. Il vecchio detto prevenire è meglio che curare è una santa verità. Questo mostro, se preso in tempo può essere sconfitto». «Nel 2005 ho avuto un cancro al pancreas – racconta Alessandro Aliboni – al quale sono sopravvissuto grazie a un intervento chirurgico tempestivo che ha ridotto al minimo l’espansione del male. E’ difficile superare questo tumore ma io sono la prova che con uno stile di vita adeguato, la giusta alimentazione, seguendo le terapie e facendo screening si può andare avanti».

«L’anno scorso sono stato ancora una volta toccato da un cancro, questa volta al colon. La prevenzione è importante, insieme alla ricerca. A causa di un’influenza ho ritardato lo screening del sangue occulto – dice Patrizia Cinopri – e questo ha compromesso gravemente la mia salute. Il tumore al colon che mi hanno diagnosticato era già in stato avanzato. Invito tutti a non tralasciare la prevenzione, a trovare il tempo per fare gli esami di routine. Quando l’ho saputo non mi sono né disperata né mi sono lasciata andare. Mi sono affidata ai medici che mi hanno sostenuta durante questa fase lunga, non solo chirurgica ma anche di chemiterapia. Non bisogna lasciarsi andare, ma continuare a lottare e trovare la gioia di vivere nelle piccole cose».

Domenica 20 novembre nel refettorio del seminario di Massa (dietro al Duomo) l’Associazione cuochi provinciale ha organizzato un pranzo per raccogliere fondi per l’Ant destinati alle visite gratuite di prevenzione oncologica. Antipasto, primo, secondo, dolce, acqua e vino tutto a 20 euro, perché il cancro si può sconfiggere. Info e prenotazioni al 340/4886674.