Tir sul piede di guerra. La rabbia dei camionisti per strade e voragini

"Ne va della sicurezza di chi ogni giorno si reca sulle vie del monte. L’amministrazione non risponde alle richieste". Mobilitazione delle tre sigle.

Tir sul piede di guerra. La rabbia dei camionisti per strade e voragini

Tir sul piede di guerra. La rabbia dei camionisti per strade e voragini

Camionisti di nuovo sul piede di guerra per chiedere una maggiore sicurezza a tutti i livelli. Le ragioni della mobilitazione della categoria saranno illustrate stamani alle 10,30 nel parcheggio del largo Donne del Marmo in località Tarnone. Nel cuore delle montagne saranno presenti rappresentanti di Assotir Massa Pisa e Lucca, Cna trasporto merci Massa Carrara e Confartigianato Massa Carrara Lunigiana. Nel corso della conferenza stampa i trasportatori ribadiranno le ragioni della mobilitazione che punta ad ottenere un maggiore livello di sicurezza a tutti i livelli (sul lavoro, stradale sociale ed economica), per il trasporto dei prodotti delle cave di marmo, dai blocchi alle terre.

Parliamo di buche stradali che fanno saltare balestre, gomme e cerchi, vegetazione incolta che danneggia i girofari, cabine e specchietti, acqua sporca del lavaggio che frigge le centraline elettriche e freni dei camion. Sono solo alcuni dei problemi che i camionisti incontrano mentre trasportano i blocchi dal monte al piano. Il tutto in previsione dell’’imminente apertura del tavolo di confronto istituzionale fra le categorie economiche e sociali del distretto e le istituzioni locali, prevista per il 3 luglio.

Insomma una situazione di continui disagi sul lavoro che tormenta la categoria. Sul tavolo anche le problematiche legate alle polveri sottili che finiscono nei polmoni dei camionisti e dei residenti di Miseglia Bassa, che secondo i camionisti si può eliminare in parte lavando le ruote dei mezzi direttamente dalla cava di partenza. "Il problema principale è la sicurezza di mezzi perché la strada è il principale luogo di lavoro dei camionisti – spiega Giorgio Favullo, responsabile provinciale Cna Fita Massa Carrara –, e la situazione viaria al monte è critica in svariati punti. Non è solo una questione di danni ai beni strumentali ma di sicurezza del conducente. Ribadiamo nuovamente la necessità di addivenire ad una programmazione sugli interventi alla viabilità delle strade a monte ma anche della strada dei Marmi e delle gallerie, così anche per la vegetazione che sporge e costringe gli autisti a spostarsi al centro della carreggiata per non danneggiare i camion. La sicurezza si ottiene mettendo in sicurezza la strada – prosegue Favullo –, e un altro tasto dolente è la regimazione delle acque, che se non è correttamente canalizzata contribuisce a deteriore il manto stradale con buche e crepe. Sappiamo bene quanti camion passano giornalmente da queste strade e le quantità di materiale che scendono a valle, e il deterioramento stradale è proporzionato al materiale trasportato".

Alessandra Poggi