REDAZIONE MASSA CARRARA

"Torbide e inquinate". Acque, dati allarmanti

Il progetto Source Internationale ha rilevato la presenza di mercurio e ferro. Cambiate le condizioni di Frigido e Lucido nei mesi con precipitazioni intense .

"Torbide e inquinate". Acque, dati allarmanti

Acque torbide a livelli preoccupanti, inquinamento da mercurio e ferro. Sono alcuni dei campanelli di allarme registrati dalle analisi effettuate nei 5 mesi di ‘Osservatorio cittadino sulle acque apuane’ grazie al progetto di Source International. Risultati che saranno presentati nel dettaglio il 15 dicembre al convegno a Seravezza. Se i campionamenti effettuati durante l’estate tutto sommato hanno visto buone condizioni dei corsi d’acqua, grazie al bel tempo e all’assenza di precipitazioni, in autunno è cambiato tutto. I monitoraggi hanno interessati i fiumi Frigido e Lucido.

"Negli ultimi due mesi, ottobre e novembre – sottolineano i responsabili di Source – caratterizzati da precipitazioni intense e concentrate in poco tempo, massimo un paio di giorni, abbiamo osservato un chiaro cambio delle dinamiche di inquinamento negli alvei dei fiumi monitorati. Durante l’ultima uscita di campo di novembre sul fiume Frigido abbiamo registrato un’elevata torbidità nelle acque provenienti dal Cartaro che non passano per il depuratore. Sono stati misurati 150 NTU (unità di misura della torbidità): unico valore così alto in tutto il bacino idrografico, e che è quindi dovuto alla presenza di un’intensa attività estrattiva che rilascia in ambiente la marmettola. Nel bacino del Lucido a Equi Terme, abbiamo riscontrato concentrazioni alte di mercurio (a ottobre ndr) e ferro nel torrente Catenelle, nelle acque nella Grotta e nel Lucido".

Si tratta di "campanelli d’allarme" che "potrebbero essere indicativi della presenza di una fonte di inquinamento a monte, che sarebbe opportuno indagare con delle analisi di laboratorio più dettagliate". I report dettagliati sono disponibili sul sito di Source International. "Dalle Apuane alle Ande – spiega Laura Grassi di Source – si registrano molteplici violazioni ai diritti umani, primo fra tutti il diritto umano all’acqua. Potremo quindi dire che il comprensorio delle Apuane è una zona di sacrificio, così come lo è la cittadina mineraria peruviana di Cerro de Pasco, in Perù dove i laghi naturali sono stati convertiti in discariche di rifiuti tossici e dove il 90% della popolazione dovrebbe essere ricoverato d’urgenza per le patologie connesse all’esposizione ai metalli pesanti. In queste due realtà, diverse ma uguali, vi sono comunità locali che soffrono per la presenza delle attività estrattive, e dove l’ambiente e le risorse idriche vengono irrimediabilmente inquinati e distrutti in nome del profitto di pochi".

Francesco Scolaro