
Torna la luce al Terziere. Il castello riapre per Giani: "Sarà luogo di memoria. Centro di studi e arte"
Loris e Raffaella sarebbero stati felici di rivedere il castello pieno di appassionati di libri e cultura. Loro che hanno dedicato la vita a preservare la memoria della Lunigiana, sono stati ricordati, domenica pomeriggio, a Castiglione del Terziere, che ha riaperto le sue porte per la presentazione del libro scritto da Eugenio Giani e intitolato ‘Cosimo I dei Medici. Il padre della Toscana moderna’. La presentazione del libro è il primo evento importante promosso dopo la prematura scomparsa di Raffaella Paoletti, la castellana custode della memoria del professor Loris Jacopo Bononi.
La donna era stata ritrovata priva di vita nel castello, il suo luogo del cuore, dove viveva da anni per mantenere vivo il ricordo del compagno amatissimo, morto nel novembre del 2012. Era molto conosciuta, soprattutto per le sue attività di valorizzare di Castiglione del Terziere. Con Loris aveva partecipato al restauro del castello, diventato un importante centro culturale, per la raccolta di migliaia di libri di prime edizioni e numerosi incunaboli.
"Castiglione è patrimonio non sono di Bagnone, ma dell’intera provincia" ha detto il sindaco Giovanni Guastalli, che ha confermato il supporto del Comune di Bagnone, nella speranza che in futuro non si perda uno spazio così importante. Al momento il castello è gestito da Lucio Principe e della moglie Daniela Monaco, cari amici di Loris e Raffaella: tra loro erano legati da un rapporto di stima e affetto profondi.
"Per ora dobbiamo svolgere alcune pratiche burocratiche legate all’eredità - ha detto Lucio Principe, a margine dell’incontro - la nostra intenzione è quella di continuare a rispettare la volontà dei defunti Loris e Raffaella, che volevano dare un futuro a questo luogo, scrigno di cultura e centro studi. Vogliamo tenerlo vivo, la stima che ci hanno dimostrato è profonda, noi porteremo avanti l’impegno, con l’aiuto di tutti".
Il castello continuerà quindi a essere, come in passato, importante casa della memoria, istituzione di estrema importanza archivistico bibliografica, oggetto di frequentazione di studenti e molteplici università italiane e straniere. Anche il presidente Giani ha ricordato, prima di presentate il suo libro, la coppia indissolubile. "Ho scelto di presentare qui il mio libro - ha detto - per ricordare Donna Raffaella, grande persona che è riuscita nella sua vita a tenere fede al compito lasciatole dal compagno Bononi. Ricordo ancora il mio primo incontro con lei, aveva grande capacità narrativa, mancherà molto la sua presenza".
Monica Leoncini