DANIELE ROSI
Cronaca

Tornano le circoscrizioni. Sociolab prepara il progetto partecipativo

L’amministrazione punta a recuperare i vecchi consigli di quartiere. Una sorta di collegamento fra le esigenze dei cittadini e la giunta .

L’amministrazione punta a recuperare i vecchi consigli di quartiere. Una sorta di collegamento fra le esigenze dei cittadini e la giunta .

L’amministrazione punta a recuperare i vecchi consigli di quartiere. Una sorta di collegamento fra le esigenze dei cittadini e la giunta .

Un percorso partecipativo per creare un nuovo organo di riferimento per i cittadini. Quelle che tempo fa erano le circoscrizioni, da più parti rimpiante per la loro capacità di collegare i cittadini con le istituzioni locali, a cui negli anni si sono aggiunti i consigli dei cittadini, potrebbero presto avere un’ulteriore evoluzione sul territorio comunale.

Nelle intenzioni dell’amministrazione c’è la volontà di creare un nuovo organismo composto da cittadini e, ovviamente, per i cittadini stessi, per ripristinare quel canale di collegamento e dialogo talvolta necessario per entrambe le parti. La realtà individuata dal Comune per iniziare il percorso partecipativo, che dovrà portare all’elaborazione di un regolamento, è la fiorentina Sociolab, specializzata in progetti partecipativi. Oltre dieci anni fa Sociolab aveva già avuto a che fare con il Comune, con una serie di incontri per proposte che potessero sostituire le vecchie circoscrizioni.

Ieri al tavolo della commissione Partecipazione e cittadinanza attiva presieduta da Sirio Genovesi, in cui è intervenuta l’assessore Lara Benfatto, un paio di membri di Sociolab: Margherita Mugnai e Nicolò Di Bernardo, hanno illustrato quelle che possiamo considerare le nuove frontiere dei percorsi partecipativi, per sviluppare un regolamento da cui poi il Comune andrà ad attingere per creare un nuovo contenitore di dialogo con la città.

"Abbiamo affidato un progetto di analisi degli strumenti di partecipazione - ha spiegato Benfatto - per capire insieme alla cittadinanza quali siano i modelli più adeguati al nostro territorio". I ragazzi di Sociolab hanno già iniziato il lavoro, consistente per ora in una prima parte di sondaggi e interviste a diverse persone in città, a cui poi seguiranno ulteriori confronti con consiglieri comunali, pro loco, consulte e associazioni. "Un processo articolato che richiede sempre un po’ di tempo per essere completato - ha ricordato Margherita Mugnai di Sociolab - e che prevede diverse fasi di lavoro per arrivare poi a una bozza di regolamento". In commissione sono state mostrate diverse slide in cui Sociolab ha spiegato le varie tipologie di forme di partecipazione territoriale, con ben 20 città in cui il lavoro è già stato portato a termine, soprattutto tra Toscana ed Emilia-Romagna, ma anche nelle Marche, in Lombardia o nel Veneto. Tre i modelli di riferimento: consigli con elezioni istituzionali, consigli con elezioni dirette o infine assemblee, consulte e laboratori, ognuno con dei pro e dei contro che sono stati spiegati in commissione. Lungo anche il confronto all’interno della commissione stessa, con pareri diversi dei consiglieri sul modello ritenuto migliore per avviare il progetto. Per quanto riguarda i tempi, il lavoro non sarà in ogni caso immediato, ma serviranno diversi mesi di tempo procedendo a step. "Si avvia la fase di ascolto e di discussione con la commissione competente - ha spiegato Benfatto - per individuare le funzionalità che avranno questi organismi. Entro l’anno il percorso sarà completato".