![Gli studenti inglesi insieme ai colleghi del Politecnico di Milano nella sala comunale di Arpiola con il sindaco Novoa (Foto Pasquali) Gli studenti inglesi insieme ai colleghi del Politecnico di Milano nella sala comunale di Arpiola con il sindaco Novoa (Foto Pasquali)](https://www.lanazione.it/image-service/view/acePublic/alias/contentid/NTA1ZDE4NjctNDlkNS00/0/torri-e-castelli-sotto-la-lente-studenti-da-liverpool-ad-arpiola-per-lavori-di-restauro-conservativo.webp?f=16%3A9&q=1&w=1280)
Gli studenti inglesi insieme ai colleghi del Politecnico di Milano nella sala comunale di Arpiola con il sindaco Novoa (Foto Pasquali)
Un viaggio a ritroso nel tempo attraverso i punti cardinali di epoche affascinanti che hanno impresso il loro volto su borghi e comunità di Mulazzo. Torri e castelli sono ancora in grado di sorprendere per la vastità degli orizzonti e per i secoli di storia. Ora quelle strutture medievali sono studiate da 26 laureandi del corso di Ingegneria e Restauro dei Beni Culturali dell’Università di Liverpool e del Politecnico di Milano. Futuri ingegneri e architetti stanno effettuando sopralluoghi e misure di diversi edifici presi a campione e presenteranno proposte per lavori di restauro conservativo di cui il Comune potrà utilmente tener conto. E’ un’incursione di studio di due giorni, iniziata con un convegno svoltosi al Palazzo comunale di Arpiola lunedì sul tema “Patrimonio vernacolare e paesaggi culturali in Lunigiana: dalla conoscenza alla conservazione“. Il workshop si pone il duplice obiettivo di trasmettere conoscenze relative alle tecniche costruttive locali e al paesaggio della Lunigiana e di favorire lo sviluppo di competenze nel campo della tutela e valorizzazione sostenibile del patrimonio costruito. "L’interesse è a 360 gradi sul patrimonio paesaggistico e architettonico - spiegano le docenti della Scuola di Architettura di Liverpool e del Politecnico di Milano Giamila Quattrone e Stefania Landi - Sono stati fatti studi sul Palazzo Malaspina sia il Teatrino Malaspina del XVI secolo e procediamo su una serie di temi individuati con l’amministrazione comunale esaminando le relazioni tra il capoluogo e le frazioni". Nel corso del convegno cui hanno partecipato il sindaco Claudio Novoa e la direttrice dell’Archivio Museo dei Malaspina Francesca Guastalli sono intervenute le docenti Denise Ulivieri, Paola Branduini, Antonella Saisi e Elena Zanazzi delle Università di Pisa, Parma e del Politecnico di Milano. "Dopo il convegno in cui abbiamo avuto modo di presentare il nostro territorio e confrontarci con i professori delle università - spiega il sindaco - i ragazzi sono stati impegnati in attività pratiche di gruppo. E al termine di questa esperienza, produrranno delle tesi di ricerca che verranno poi presentate, contribuendo così a una riflessione approfondita e concreta sul valore e sulle prospettive di conservazione e sviluppo del borgo. La consegna dei lavori avverrà entro un paio di mesi. Verrà allestita anche una mostra per documentare le esercitazioni". Top secret gli edifici sotto osservazione ma sono molte le strutture storiche interessanti nel territorio comunale che possono ispirare soluzioni creative di restauro agli studenti. I resti della Torre di Dante esagonale e in origine alta oltre 30 metri, cuore della fortificazione premalaspiniana nel borgo del capoluogo, potrebbe essere uno dei target, come la vicina chiesa di San Martino o la pieve millenaria di Castevoli, dove esiste un castello di fondazione estense. Per non parlare dei castelli di Lusuolo e Gavedo e dei ruderi del monastero benedettino di Talavorno, fondato prima del Mille. Tra le chiese frazionali spicca Sant’Apollinare di Montereggio.
Natalino Benacci