DANIELE ROSI
Cronaca

Toscana 2050: Rigenerazione dell'ospedale di Massa in polo culturale

Il progetto "Toscana 2050" trasforma l'ex ospedale di Massa in un centro culturale sostenibile con spazi per spettacoli e mostre.

L’architetto Elisabetta Mosti illustra il progetto dei ragazzi

L’architetto Elisabetta Mosti illustra il progetto dei ragazzi

Con il progetto “Toscana 2050. Uno sguardo per anticipare il futuro” la nostra Regione ha chiesto ai suoi cittadini di immaginare la Toscana tra 25 anni: studenti e studentesse della scuola Malaspina hanno provato a immaginare la città di Massa nel futuro realizzando un ambizioso progetto sotto la guida di Elisabetta Mosti, architetto e docente della nostra scuola. Com’è nata l’idea?

"L’occasione di immaginare un possibile futuro per la nostra città – a rispondere è la professoressa Mosti – ci è stata offerta dal concorso “Macroscuola”, promosso da Ance Giovani, la sezione giovanile dell’Associazione Nazionale dei Costruttori Edili. Questo concorso ha chiesto alle scuole secondarie di primo grado di progettare un intervento di trasformazione di un’area abbandonata o degradata in spazi e/o strutture destinati alla realizzazione di spettacoli ed eventi culturali. Alcuni alunni e alunne della terza A hanno quindi pensato al vecchio ospedale di Massa". Qual è l’obiettivo principale del progetto di rigenerazione dell’ex ospedale?

"L’obiettivo principale è quello di rigenerare l’edificio, attualmente in disuso, inserendo al suo interno nuovi spazi dedicati ad attività culturali. Questa riqualificazione mira a restituire uno spazio significativo alla città, trasformando un luogo abbandonato, ma ampio, con scale e corridoi in marmo, in un polo attrattivo per diverse espressioni culturali".

Come verrebbe organizzato lo spazio interno dell’edificio dopo la rigenerazione?

"Il progetto dei ragazzi prevede di riqualificare l’ospedale vecchio mantenendo la parte centrale come area dei servizi e della distribuzione. Una delle ali sarebbe dedicata allo spettacolo e ospiterebbe performance teatrali, installazioni, balletti, proiezioni, integrando nuove tecnologie per creare ambienti immersivi. L’altra ala sarebbe destinata a spazi espositivi flessibili, adatti a mostre di vario genere: dall’artigianato a esposizioni tematiche, con la possibilità di creare percorsi modulabili. Sul tetto, invece, verrebbero collocate sculture in resina".

Il progetto tiene conto della sostenibilità e dell’uso di nuove tecnologie?

"Sì, un aspetto fondamentale del progetto è l’impiego di materiali sostenibili e l’integrazione di nuove tecnologie, in linea con le direttive di “Toscana 2050”. Si pensa all’utilizzo di tecnologie avanzate per le scenografie degli spettacoli, come proiezioni e ambienti virtuali. Anche per l’efficientamento energetico dell’edificio si prevedono soluzioni innovative, come l’uso di energia solare".