REDAZIONE MASSA CARRARA

Tra vicini ’ostili’ e clienti poco... eleganti "Scappo dal centro: meglio investire a Marina"

Il Sushi Meshi di via Roma cambia gestione. Rossi dice addio al ristorante, subentrerà un imprenditore cinese che cucinerà per gli studenti

Il Sushi Meshi di via Roma cambia gestione. A un anno dall’inaugurazione e dopo un investimento da 120 mila euro il titolare Giacomo Rossi dice addio a Carrara. Una decisione maturata nel tempo, e presa dopo l’ultimo spiacevole episodio, quello di una cliente che gli ha chiesto 100 euro di risarcimento sostenendo che le figlie si fossero sentitite male dopo aver mangiato il suo sushi. Un particolare che ha mandato il titolare della catena su tutte le furie, gli altri due Sushi Meshi sono uno in via Rinchiosa e uno in via delle Pinete. "Questa persona che ha messo in giro questa voce – racconta Giacomo – è venuta a chiedere dei soldi, un rimborso fittizio di cento euro per i medicinali e l’ordine che avevano fatto tutte le persone che erano con le sue figlie. Gli altri genitori hanno smentito che i figli si siano sentiti male e di conseguenza non l’avevano autorizzata a chiedere nessun rimborso. Vorrei precisare che le sue figlie mi avevano fatto l’ordine in via delle Pinete, ordine che è stato buttato, poi sono venute in via Roma e chiesto di poter consumare lo stesso ordine. Ho riaperto la cucina e ho rifatto l’ordine, e non contente hanno visto quello che hanno voluto vedere e la madre mi è venuta a chiedere i soldi. Il tutto senza aver portato certificati medici alla Asl, che è venuta e ha trovato tutto in regola. Abbattiamo il pesce e usiamo materie di prima qualità, non esiste al mondo che nei miei locali si serva sushi che faccia sentire male i clienti".

Ma non si tratta solo di questo, Giacomo si dice amareggiato per tutta una serie di episodi che l’hanno portato a cedere il locale, nonostante l’avesse fortemente voluto perché in Carrara, la sua Carrara, lui ci ha sempre creduto, e così si toglie qualche sassolino dalle scarpe: "I vicini nonostante abbia tutta la strumentazione a norma non fanno che farmi mandare Pec dai loro legali – aggiunge Giacomo – evidentemente gli dà fastidio una luce accesa in città. Ci tengo a precisare non è che chiudo perché mi hanno fatto chiudere, infatti, il locale è aperto, magari dando credito alla signora. Il locale lo prenderà in gestione un ragazzo cinese per trasformarlo in un ristorante etnico rivolto alle centinaia di studenti dell’Accademia che provengono da ogni parte del mondo, io l’affiancherò per sei mesi, e quindi in corso ci sono dei lavori di rinnovo. Mi si stringe il cuore ma non riuscivo più a lavorare in questo modo. È anche successo di aver ricevuto un pugno in bocca da una signora per un conto da sessanta euro al suo tavolo, dove sedevano in sei. Non sto dicendo che non si debba investire a Carrara, sto dicendo che non fanno lavorare le attività, è diverso".

E adesso? "Adesso il Sushi Meshi va in gestione – conclude Giacomo – e aprirò una cosa molto particolare in via Genova a Marina, un punto ristoro a base di pasta fresca cotta e condita al momento, oltre naturalmente ad occuparmi degli altri due Sushi Meshi di famiglia, lo storico di via delle Pinete e quello di via Rinchosa".

Alessandra Poggi